Più figli e famiglia per uscire dalla crisi

Sconfessate le teorie malthusiane al Fiuggi Family Festival

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di Antonio Gaspari

ROMA, martedì, 27 luglio 2010 (ZENIT.org).- “La crisi economica è stata causata dal crollo demografico dei paesi avanzati e uno dei modi per uscirne è tornare a fare figli e sostenere la famiglia!”. Questo è quanto è emerso nel corso di un convegno dal titolo “Denatalità, economia e famiglia” svoltosi lunedì 26 luglio al Fiuggi Family Festival.

Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita e presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, ha raccontato che in un recente incontro di banchieri e uomini della finanza svoltosi a Verona ha ascoltato con molto interesse l’intervento di Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello IOR (Istituto Opere Religiose).

Secondo Gotti Tedeschi, la causa della crisi economica mondiale risiede nel repentino crollo demografico delle nazioni più sviluppate.

La rarefazione delle nascite e la conseguente riduzione dei giovani rispetto alla popolazione anziana ha generato una serie di problemi economici e sociali, quali l’aumento dei costi sanitari e pensionistici, l’incremento dei prezzi e della tassazione, nonché l’indebitamento crescente della famiglie.

Per Gotti Tedeschi, da questo situazione se ne esce fermando gli aborti e tornando a sostenere la famiglia e la vita di tutti i concepiti.

Casini ha quindi spiegato quanto fallaci ed erronee siano state le politiche di riduzione delle nascite e le legislazioni che hanno favorito la diffusione di aborti e divorzi.

Il presidente del Movimento per la Vita ha sottolineato che tale analisi conferma quanto l’aborto non sia solo un problema di ordine morale, bensì di carattere sociale.

Per questo motivo, Casini ha ribadito che la battaglia in favore della vita ha assunto un significato epocale, come fu la battaglia per il diritto all’eguaglianza delle popolazioni di colore, perché i concepiti non sono ‘grumi di cellule’ ma persone a tutti gli effetti.

Carlo Maria Giovanardi, responsabile del Dipartimento per le Politiche della Famiglia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha spiegato che l’immigrazione non risolve il problema delle culle vuote, anche perché non si tiene abbastanza conto delle differenze culturali, religiose e sociali degli immigrati.

“Le differenze – ha aggiunto Giovanardi – possono essere un ostacolo all’integrazione, e a volte diventano oggetto di contrasti e conflitti a livello sociale”.

“Quando poi, il numero degli immigrati supera quello degli italiani, come accade nel centro di Modena dove nelle scuole elementari l’82 per cento dei bambini non è italiano, ecco che la situazione diventa difficile da gestire”, ha concluso.

Roberto Bennati, vicepresidente del Movimento per la Vita, ha presentato il progetto del consorzio “Preferire la vita” di cui fanno parte Ai.Bi., Movimento per la Vita, associazione Papa Giovanni XXIII, e che è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Obiettivo principale del consorzio sarà quello di informare e aiutare le gestanti in difficoltà a valutare tutte le alternative possibili all’aborto. “Preferire la vita” prevede un’azione triennale di sensibilizzazione capillare e di sostegno alla maternità.

Le tre associazioni, forti di un’esperienza consolidata nei progetti di accoglienza familiare e di tutela della vita, svilupperanno una campagna di informazione che sarà veicolata anche attraverso i consultori, le associazioni familiari, gli ambulatori medici.

Previsto anche uno spot di sensibilizzazione a supporto della campagna di informazione che sarà diffuso nei prossimi mesi.

La presidente del Fiuggi Family Festival, Antonella Bevere Astrei, ha concluso l’incontro ringraziando i partecipanti per il contributo culturale e associativo.

Come dono per la splendida iniziativa, la presidente del Fiuggi Family Festival si è impegnata a fornire gratuitamente lo spot per la campagna a favore del progetto “Preferire la Vita”.

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ZENIT Staff

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