Philippe Ariño: un omosessuale "atipico"

Lo scrittore francese, che ha scelto di vivere in castità, sarà ospite sabato prossimo al cineforum del Seraphicum

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Da Parigi al Cineforum Seraphicum per parlare non solo di omosessualità ma soprattutto per declinare in modo differente i termini di una questione complessa – come quella dell’affettività – sulla quale si sta combattendo una battaglia tutta ideologica.

Philippe Ariño, scrittore francese dichiaratamente omosessuale, sarà l’ospite del Cineforum Seraphicum (via del Serafico, 1 a Roma) sabato 21 marzo alle ore 16, intervenendo al dibattito che seguirà alla proiezione del film Tutto sua madre di Guillaume Gallienne.

Ariño è noto per le sue posizioni concilianti con la Chiesa cattolica, testimoniando uno stile di vita che riscopre la castità come opportunità di vivere l’amore nella complementarietà e nel rispetto dell’altro, liberandosi da ogni forma di possessività.

Un incontro atteso anche alla luce del dibattito, sempre più acceso, sulle richieste di riconoscimento dei matrimoni omosessuali e sulle adozioni per le coppie gay.

“Mi è stato chiesto perché ospitiamo un omosessuale cattolico – spiega fra Emanuele Rimoli, direttore del Cineforum Seraphicum – ma attenzione: non ospitiamo un ‘omosessuale cattolico’, come se questa fosse un’etichetta identificativa,  noi ospitiamo Philippe Ariño, una persona con un volto. E la sua presenza al Cineforum vuole essere occasione di ascolto ‘dal di dentro’ della sua esperienza e della sua visione riguardo l’affettività. Ovviamente politically incorrect, poiché l’amore spossessato, quello che promuove reciprocità, complementarietà e castità, oggi più che mai è controcorrente e impopolare”.

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ZENIT Staff

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