Perù: sospesa la distribuzione della pillola del giorno dopo

Il Cardinal Cipriani loda la decisione del Tribunale Costituzionale

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LIMA, domenica, 25 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Juan Luis Cipriani ha espresso il proprio apprezzamento per la recente sentenza del Tribunale Costituzionale (TC) peruviano che sospende la distribuzione dell’Anticoncezionale Orale d’Emergenza (la cosiddetta “pillola del giorno dopo”) di fronte alla possibilità che sia abortivo.

“Lodo la decisione del Tribunale Costituzionale, che è estremamente onesta e parla chiaramente di quegli aspetti per i quali si è presa la decisione. Nella sentenza, c’è una dimostrazione della ricerca della verità attraverso mezzi scientifici e legali. E’ dovere dello Stato vegliare sul concepimento dell’essere umano”, ha dichiarato l’Arcivescovo di Lima nel programma “Dialogo di Fede” trasmesso questo sabato.

Nel suo intervento, il porporato ha affermato che “bisogna cercare di far sì che il Paese vada avanti. Dedichiamoci a ricercare il bene comune. Non possiamo sostenere un metodo abortivo”.

Il Cardinale ha chiesto un Paese più unito, in cui si difenda la libertà d’espressione di tutti e non si sminuisca né si insulti chi la pensa diversamente, perché in questo modo non si rafforza la democrazia né lo Stato di diritto, né tantomeno le istituzioni, come nel caso del Tribunale Costituzionale.

Difendere la vita del più debole è un diritto costituzionale

L’Arcivescovo di Lima ha ricordato che è un dovere dello Stato peruviano difendere la vita fin dal momento del concepimento.

Per questo, ha sottolineato che come non si distribuisce gratuitamente latte andato a male non si deve distribuire nemmeno la “pillola del giorno dopo”, quando si menziona la possibilità che questo farmaco attenti contro il diritto alla vita del concepito (diritto difeso dalla Costituzione Politica del Perù, articolo 2.1).

In questo senso, ha escluso che si tratti di una discriminazione dei ricchi contro i poveri, come non pochi mezzi di comunicazione hanno segnalato.

“Sia benedetto questo Stato che con la sua Costituzione difende il figlio fin dal primo istante”, ha dichiarato. “Se questa pillola ha effetti abortivi, allora non si deve vendere, a nessuno e in nessun luogo”.

“Si sta parlando di discriminazione, ‘questo va contro i poveri e a favore dei ricchi'”; “non c’è niente di più falso”, ha ricordato.

Costruire uno Stato responsabile che promuova i valori

Il Cardinal Cipriani ha sottolineato che la Chiesa promuove il rispetto dei diritti umani. Per questo ricorda sempre che l’educazione sessuale non può limitarsi a un’istruzione tecnica (cioè come si fa), ma si tratta di promuovere uno stile di vita conforme alla dignità umana.

“Bisogna custodire la dignità dei giovani, è uno stile di vita. Dio ci ha creati liberi, per lottare contro quelle tendenze che costano a tutti noi, e non solo per contemplare la decadenza morale del mondo. In questo momento c’è un appello serio a una maggiore responsabilità di matrimonio, sesso e libertà. Siamo in una caduta libera di valori etici e morali in tutto il mondo”, ha affermato.

Il porporato ha quindi confessato di lavorare a un’iniziativa a favore della vita in Perù, che conterà anche sul sostegno di altre istituzioni. L’obiettivo è accogliere le madri che potrebbero abortire seguendo l’esempio di Madre Teresa di Calcutta: “Non lo abortire, dallo a me”.

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ZENIT Staff

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