"Perché i cristiani facciano ritorno alla preghiera del rosario"

Intervento di mons. Fisichella nella conferenza stampa di presentazione della “Giornata Mariana”

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Riprendiamo di seguito il testo dell’intervento pronunciato oggi da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, durante la conferenza stampa di presentazione del Grande Evento dell’Anno della fede “Giornata Mariana”, in programma il 12 e il 13 ottobre 2013.

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Nella Lettera apostolica Porta fidei, con la quale si indiceva l’Anno della fede, si legge: “Sarà decisivo nel corso di questo Anno ripercorrere la storia della nostra fede”. In questo contesto, Benedetto XVI poneva in primo luogo la figura di Maria come icona insuperabile della fede in Gesù Cristo. La Vergine Maria rappresenta per i credenti la prima risposta di fede, piena e totale, con la quale ci si abbandona totalmente a Dio. In questo suo atto, Maria viene trasformata dallo Spirito Santo per diventare “Madre di Dio”. L’unicità della sua persona nella storia della salvezza la pone di generazione in generazione come modello di fede, di santità e di vera vita cristiana.

In forza di questo, non poteva mancare durante l’Anno della fede, un evento da dedicare alla pietà mariana. Ciò che caratterizza in modo del tutto particolare lo svolgimento di queste giornate sarà la presenza della statua originale della Madonna di Fatima. Giungerà a Roma, domani sabato 12 ottobre e ritornerà a Fatima la sera di domenica. Sento il dovere di ringraziare fin d’ora per la grande disponibilità offerta, il Vescovo di Leiria-Fátima S.E. Mons. António dos Santos Marto e il Rettore del Santuario Padre Carlos Cabecinhas. La statua della Vergine di Fatima, infatti, non lascia mai il Santuario. È solo per eventi del tutto eccezionali e straordinari. L’ultima volta è accaduto nel Grande Giubileo dell’Anno 2000, quando il Beato Giovanni Paolo II il 13 maggio compì l’Atto di affidamento alla Madonna. Come si sa Giovanni Paolo II era molto devoto a questa apparizione e desiderò che la pallottola con la quale era stato ferito il 13 maggio del 1981 in piazza San Pietro venisse incastonata nella corona che copre il capo della statua della Vergine. Egli vide nella protezione della Madonna di Fatima un intervento del tutto particolare nella sua vita e per questo ne rimase fortemente segnato.

La scelta della Giornata mariana, è stata intenzionalmente voluta il 13 ottobre. Come si sa, quella data ricorda l’ultima apparizione della Vergine ai pastorelli Giacinta, Francesco e Lucia nel 1917. In quell’occasione la Madonna ebbe a dire: “Sono la Madonna del Rosario, continuino a dire sempre il Rosario tutti i giorni… Devono cambiare, chiedano perdono dei loro peccati. Non offendano più Dio nostro Signore, che è già tanto offeso“. Le parole di questo messaggio, come se il tempo non fosse mai passato, permangono come un costante invito per milioni di fedeli, soprattutto quanti sono caratterizzati dalla forte spiritualità mariana, che sentono questo programma di vita particolarmente rivolto a loro per ravvivare la fede e la loro testimonianza. Un messaggio che giungerà di nuovo in questo Anno della fede, perché i cristiani facciano ritorno alla preghiera del rosario come a una devozione quotidiana.

Le due giornate si svolgeranno come ormai è tradizionale in questi eventi. Nel mattino del sabato 12 ottobre il pellegrinaggio alla Tomba di Pietro e nel pomeriggio la catechesi di Papa Francesco. Nel pomeriggio di sabato la Piazza sarà aperta a partire dalle ore 14,30. L’accoglienza dei pellegrini inizierà alle ore 15,00 con un momento di animazione e riflessione sotto la guida di Francesca Fialdini. Alle ore 16,00 inizierà la processione della statua della Vergine attraverso i vari settori della Piazza. Come è tradizione per la Madonna di Fatima, chiediamo ai pellegrini di salutare con il fazzoletto bianco il passaggio della Statua che sarà trasportata nei diversi tratti da alcuni volontari appartenenti alle molteplici associazioni mariane. Per indicare la solennità dell’evento, la processione sarà scortata dalla Guardia Svizzera e dai Gendarmi. Inoltre, nel momento culminante della processione, alle ore 17,00, quando il Santo Padre accoglierà la statua della Vergine, sul Sagrato, saranno gli stessi Sediari a trasportare l’effigie della Vergine.

Dopo il momento di preghiera in Piazza San Pietro, la statua della Vergine sarà trasportata al Santuario del Divino Amore, dove sarà recitato il Santo Rosario in collegamento con alcuni santuari del mondo, seguito da una Veglia di preghiera che si estenderà per tutta la notte, fino ad attendere i pellegrini che tradizionalmente giungono al Santuario all’alba. L’animazione è affidata alla Diocesi di Roma che ha provveduto con un suo Comunicato-Stampa a dare le rispettive notizie sullo svolgimento della Veglia che sarà trasmessa in differita anche dalla Rai.

Al mattino di domenica 13 la statua ritornerà in Vaticano per ripetere la processione attraverso Piazza san Pietro a partire dalle ore 9,30 con la successiva S. Messa presieduta da Papa Francesco. Al termine il Papa compirà l’Atto di Affidamento alla Madonna concludendo con l’Angelus.

Un ultimo elemento mi piace sottolineare. All’arrivo in Vaticano da Fiumicino, sabato pomeriggio, si snoderà una piccola processione interna. Essa farà una sosta presso la cappella dell’abitazione di Sua Santità Benedetto XVI per un suo breve momento di preghiera personale, prima di dirigersi verso la Casa S. Marta dove all’ingresso la Statua della Madonna sarà accolta direttamente da Papa Francesco.

Questi due giorni saranno seguiti in modo massiccio da una folta rappresentanza del movimento mariano. Pensiamo che per la celebrazione della domenica potranno essere presenti oltre150.000 pellegrini in gran parte dall’Italia, ma 48 rappresentanze internazionali sono iscritte da Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bielorussia, Bolivia, Bosnia ed Erzegovina, Canada, Colombia, Congo, Corea, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Estonia, Filippine, Finlandia, Francia, Galles, Germania, Giappone, Guatemala, India, Inghilterra, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Messico, Nigeria, Norvegia, Nuova Zelanda, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Scozia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Taiwan, Tunisia, Ungheria, USA e Venezuela, con la presenza di tante associazioni e Santuari mariani sparsi per il mondo intero. Sarà un ulteriore momento di grazia che si offre ancora alla Chiesa nell’Anno della fede per vivere intensamente questi ultimi mesi di un intenso e proficuo lavoro che siamo certi darà i frutti a suo tempo.

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ZENIT Staff

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