European University of Rome (UER)

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Per una teologia e una pastorale non in contrapposizione

Al via all’APRA, il convegno il Regno di Cristo. Il rettore padre Villagrasa esorta ad una riflessione profonda sui fatti di Parigi

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Si è aperto oggi convegno Il Regno di Cristo: storia, teologia, vita, organizzato dalla Facoltà di Teologia,  apertosi con il  saluto del Magnifico Rettore, padre Jesús Villagrasa L.C. al Decano della Facoltà di Teologia, padre Edward McNamara, al coordinatore del convegno, padre Nikola Derpich, agli organizzatori e a tutti gli intervenuti.

Nel saluto, il rettore ha rivolto il suo pensiero agli attacchi terroristici che hanno colpito il cuore e la vita pulsante di Parigi e che anche nelle ultime ore agitano l’Europa intera, contestualizzandoli nell’evento: “Che cosa ha da dire un convegno sul Regno di Cristo agli uomini del nostro tempo? Come illumina le vicende umane di quest’ultima settimana, la tragedia di Parigi? Pensateci… se non volete diventare teologi irrilevanti, insignificanti…”, ha detto padre Villagrasa.

Questa armonia e vicinanza di teologia e vita – ha ricordato il rettore – è stato il cammino indicato recentemente papa Francesco per la teologia: “Non sono poche le volte in cui si genera un’opposizione tra teologia e pastorale, come se fossero due realtà opposte, separate, che non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Non sono poche le volte in cui identifichiamo dottrinale con conservatore, retrogrado; e, all’opposto, pensiamo la pastorale a partire dall’adattamento, la riduzione, l’accomodamento. Come se non avessero nulla a che vedere tra loro. In tal modo si genera una falsa opposizione tra i cosiddetti ‘pastoralisti’ e gli ‘accademicisti’, quelli che stanno dalla parte del popolo e quelli che stanno dalla parte della dottrina. Si genera una falsa opposizione tra la teologia e la pastorale; tra la riflessione credente e la vita credente; la vita, allora, non ha spazio per la riflessione e la riflessione non trova spazio nella vita” (Videomessaggio al Congresso internazionale di teologia presso la Pontificia Università Cattolica Argentina, celebrato a Buenos Aires, 1-3 settembre 2015).

Domani, 20 novembre, si prosegue invece con la giornata conclusiva che si svolgerà esclusivamente di mattina, dalle ore 9 alle ore 12.30.

Il prof. Emilio Martínez Albesa dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum interverrà alle 10.20 con la relazione Caduti per Dio e per la patria. Cristo Re nella spiritualità dei martiri messicani e spagnoli, 1925-1939.

“In tanti dei martiri messicani e spagnoli del Novecento morirono esclamando Viva Cristo Rey – dichiara il prof. Martínez – ma qual è il significato e la portata che loro davano all’espressione? La devozione di questi martiri a Cristo Re affonda le sue radici nella devozione al Sacro Cuore di Gesù, largamente sentita dalle popolazioni di queste nazioni, si matura a partire dall’enciclica Quas primas di Pio XI e acquista un significato particolare nelle circostanze di persecuzione religiosa. Il dono della salvezza offerta da Cristo, la libertà di coscienza di fronte ai totalitarismi e la dimensione sociale del Regno di Cristo sono tratti vivamente presenti nella esperienza di questi martiri. L’analisi di alcuni brani della letteratura martiriale ― in particolare dei beati laici José Sánchez del Río e Francesc Castelló Aleu ― ce lo rivelano”.

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Per informazioni o per visionare il programma della seconda giornata è possibile visitare il sito www.uprait.org

 

 

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ZENIT Staff

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