Per lavorare, ogni tempo è opportuno

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Dottore mellifluo e ultimo dei padri della Chiesa: così la tradizione apostrofa san Bernardo di Clairvaux (1090-1153). Apprezzato per la sua dottrina contemplativa e mistica, oltre che per la devozione mariana, il santo Abate parlava divinamente e si comportava coi suoi monaci come un pastore buono, insegnando a tutti l’amore per Dio e la venerazione a Maria; tanto da poter essere scelto da Dante come colui che, in Paradiso, rivolge la famosa preghiera alla Vergine e Madre, Figlia del tuo Figlio.

Meditazione

Qual è la giusta ricompensa per chi viene chiamato a lavorare a giornata nella vigna del padrone di cui parla la parabola? Qual è la giusta misura con cui corrispondere, adeguatamente e generosamente, a quest’esigente e insistente appello? Cosa ne avremo in cambio, se risponderemo generosamente? La ricompensa sarà quella che è stata equamente concordata con chi chiama – metafora del Buon Pastore –. Egli si reca in piazza a proporre lavoro in diverse ore del giorno – metafora della vita e delle sue stagioni –. La misura sarà, invece, come scriveva san Bernardo, soltanto quella dell’amore: «Il motivo per amare Dio, è Dio stesso; la misura, amarlo senza misura» (Il dovere di amare Dio, c. I: PL 182, 974A). In questo luogo in cui tutti dobbiamo lavorare – la vigna del Signore, cioè prima la casa d’Israele e, poi,la Chiesaaperta a tutti –, particolarmente delicati sono i compiti dei pastori, cioè coloro  che hanno  ruoli di responsabilità e di educazione. Questi sono infatti coloro che Dio stesso, ricorda Ezechiele, continuamente suscita, per curare disinteressatamente il popolo, privilegiando chi si trova  in difficoltà come le pecorelle smarrite e ferite. Come un padrone che vuole il meglio per la propria vigna, il Signore ancor oggi suscita operai che possano lavorare a vantaggio degli altri; soprattutto vuole che nessuno stia inerte o non occupato. Il Signore, però, non misura l’impegno che sapremo profondere secondo le nostre basse, a volte meschine, valutazioni umane, ma offre adeguato trattamento a chiunque sia pronto a rispondere con sollecitudine. L’opera da compiere è molta, servono tanti operai, a qualunque ora. Ogni tempo è opportuno per lavorare. Non si può stare senza far niente a vantaggio degli altri.

Preghiera:

O Signore, la mia anima è felice quando viene visitata dall’abbraccio beatificante della tua chiamata e dal tuo dolce invito a lavorare nel campo pastorale e sociale! Voglio rispondere sempre con amore santo e casto, soave e amabile, tanto sereno quanto sincero, tanto scambievole quanto intimo e forte.

Agire:

«Vi sono alcuni […] che desiderano di conoscere perché essi stessi siano conosciuti» (san Bernardo, Predica 36 sul Cantico: PL 183, 968CD). Oggi invocherò: “Voglio conoscere Te per lavorare nella Chiesa”.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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