Per dipingere il bello non basta la tecnica, ci vuole l’anima

Il giovane artista giapponese Osamu Giovanni Tanimoto racconta il suo percorso artistico e la sua scoperta del cristianesimo

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“Sono arrivato da Tokio a Firenze per studiare e riprodurre il rinascimento e il barocco. Volevo imparare la tecnica e dipingere come i grandi artisti, ma mi sono reso conto che per raggiungere il bello non bastava la tecnica, c’era bisogno di una spiritualità che non conoscevo”. A parlare così è Osamu Giovanni Tanimoto, giovane e talentuoso artista giapponese.
ZENIT l’ha incontrato a Grottammare, al Terzo Meeting dei giornalisti cattolici, “Pellegrini nel cyberspazio”. Tanimoto è al Meeting perché uno dei suoi quadri, “Il figliol prodigo”, è esposto nella mostra sulla Misericordia che si trova a fianco della sala del locale Kursaal dove si svolgono i lavori.
“Non riuscivo a capire cosa c’era dietro a dipinti così belli – ha confessato Tanimoto -. Cercavo una spiritualità che non conoscevo. Non conoscevo Gesù né la Bibbia né il Vangelo, non avevo nessuna informazione sulla spiritualità che rendeva speciali quei capolavori”.
Dopodiché Tanimoto ha conosciuto un professore e scultore che faceva parte di una commissione di un concorso a cui ha partecipato. Il professore in questione, irlandese, ha cominciato a parlare a Tanimoto dell’arte sacra. E per lo studio delle forme ha parlato al giovane giapponese di Giovanni Paolo II e della spiritualità del corpo.
È così che Tanimoto ha cominciato a conoscere Gesù, il cristianesimo, l’arte sacra. Faceva sempre più domande, ha frequentato amici che gli spiegavano. La conoscenza spirituale è andata di pari passo con i miglioramenti in campo artistico.
Finché nel 2010 è arrivata la conversione e Tanimoto ha preso il battesimo. Questo gli ha cambiato la vita sia dal punto di vista umano che artistico.
“Mi ha cambiato la vita completamente anche dal punto di vista personale – ha confidato -. Tutta la mia prospettiva è cambiata”. Parla ad esempio della sofferenza, che prima la vede come “una cosa da evitare, una esperienza da cui fuggire”, ed ora, grazie alla conversione al cristianesimo, ha capito “che può esistere una sofferenza che non toglie speranza”.
“E poi, – ha sottolineato – può esistere una morte che non è morte, anzi può essere rinascita, morte che diventa vita, una cosa che solo Dio può fare”. Questa scoperta – ha aggiunto – “mi ha aperto alla conversione, alla Misericordia, ed ho iniziato a dipingere soggetti di arte sacra. Attraverso l’arte vorrei comunicare a chiunque questa esperienza”.
Finora non nasconde di aver avuto difficoltà a comunicare l’arte sacra in Giappone, “ma non dispero perché la bellezza va oltre le diverse religioni e colpisce anche chi non crede”, soggiunge.
“Uno degli obiettivi della mia arte – ha concluso Tanimoto – è quello di portare un contributo spirituale all’arte giapponese, cercando così di allargare gli orizzonti”.
Osamu Giovanni Tanimoto è nato a Tokyo, in Giappone l’8 marzo del 1982. Il suo primo dipinto ha vinto un premio in una mostra locale a Tokyo quando aveva 9 anni.
Dopo aver lavorato come scenografo in teatro, si è trasferito a Firenze nel 2008 per concentrarsi sulla pittura.
Ha studiato dai dipinti e dalle sculture rinascimentali e barocche di Firenze. Il suo entusiasmo nello studio degli antichi maestri lo ha portato anche a Madrid.
Si è laureato presso l’Accademia Russa di Belle Arti di Firenze nel 2014, dove ha portato avanti la sua formazione accademica in ritratti, figure e plein-air nella tradizione accademica russa da 19esimo secolo.
Ha studiato disegno e composizione con Sergei Chubirko, pittura con Svetlana Terekhina, e anatomia con Alexei Bachtin. Dal 2013 ha insegnato disegno nella Scuola d’Arte Sacra a Firenze. Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Svizzera, Austria e Giappone.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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