Pensare, vivere e agire: la famiglia tra desideri e questioni bioetiche

9° Convegno internazionale di Bioetica organizzato dalla Fondazione Nostra Signora di Guadalupe dellArcidiocesi di Crotone-Santa Severina

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di Eugenio Fizzotti

ROMA, lunedì, 17 settembre 2012 (ZENIT.org).- La Fondazione “Nostra Signora di Guadalupe”, voluta e costituita in Le Castella dai già parroci in solidum don Antonio Staglianò (ora Vescovo a Noto) e da don Fortunato Morrone, attualmente docente ordinario di teologia sistematica all’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, è nata come parte integrante di un progetto pastorale capace di accogliere le grandi sfide che la contemporaneità scientifica e medica pone continuamente all’etica e alla sensibilità e cultura calabrese nonché alla fede di tanti cristiani. Avvalendosi di tali finalità e ispirandosi al Vangelo,la Fondazione si propone annualmente di servire culturalmente la gente che abita nel territorio locale, con la consapevole certezza che tale servizio ha certamente una ricaduta sociale con una sua conseguente promozione nei vari campi della vita e delle relazioni umane.

In realtà da nove anni la Fondazione realizza un Convegno di Bioetica che opera a livello culturale popolare, finalizzato in genere a favorire la maturazione delle persone, attrezzandole culturalmente perché siano consapevoli dei grandi mutamenti socio-culturali che caratterizzano un’epoca di globalizzazione e, in tal modo, siano capaci di esprimere giudizi critici e di operare scelte intelligentemente umane per la solidarietà e l’attivazione di iniziative di formazione per tutte le categorie.

Grazie alla partecipazione qualitativamente significativa di uomini e donne di cultura, di pensiero e di scienza, professori di chiara fama scientifica, la Fondazione ha preso la decisione di proporre per venerdì 28 settembre a sabato 29 settembre presso l’IGV Club di Le Castella, in provincia di Crotone,il 9° Convegno Internazionale di Bioetica sul tema:Pensare, vivere e agire. La famiglia tra desideri e questioni bioetiche che, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare, propone di riflettere sui temi bioetici guardando le problematiche dalla prospettiva e dall’esigenze della famiglia. Verranno infatti raggruppate competenze pluridisciplinari al fine di sviluppare una dinamica di collaborazione e promuovere la costruzione di riflessioni fondamentali su tematiche di grande attualità per situare l’apporto positivo delle scienze umane e incoraggiare la prospettiva interdisciplinare che costituisce una modalità particolarmente necessaria al trattamento della complessità dei problemi che si incontrano. Infatti l’obiettivo di base del convegno è proprio quello di concretizzare metodologie e stili di prossimità nella pratica medica con quell’attenzione alla persona, custodita in modo particolare nelle relazioni familiari che purtroppo oggi vengono ritenute particolarmente fragili e di conseguenza bisognose di supporto umano, medico, psicologico e soprattutto spirituale.

Accreditato presso il Ministero della salute tramite provider Ideas n° 352 con l’offerta già assegnata di 14 crediti formativi (gli Ecm), il Convegno verrà realizzato in collaborazione con l’Istituto Teologico Calabro, con il Servizio diocesano per il progetto culturale, l’Associazione diocesana dell’Azione Cattolica e il Patrocinio della Provincia di Crotone e del Comune di Isola Capo Rizzuto.

Iniziando alle 9 del mattino di venerdì 28 settembre la prima sessione, dedicata al tema: “Pensare la vita”, prevede i saluti di apertura del Dott. Giovanni Lentini, assessore alla Cultura della Provincia di Crotone, della Dott.sa Carolina Girasole, sindaco di Isola, di Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone e Santa Severina. Terranno poi le relazioni Mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, su “La famiglia: tra opera della creazione e opera della salvezza”, il Prof. Pino Falvo, dell’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro su “Bioetica e famiglia nella post-modernità”, il Prof. Pierluigi Bruschettini, della Facoltà di Medicina e Chirurgia e dell’Ospedale Gaslini del’Università di Genova di “Diagnosi prenatali: tappa fondamentale del processo di genitorialità?”, la dott.ssa Guenda Bernegger, ricercatrice dell’Università di Losanna e dell’Osservatorio per le Medical Humanities di Lugano su “Dare la vita: il possibile come opportunità/il possibile come sofferenza”.

Dopo un Confronto-Dibattito con i relatori sul tema: “Saper dire sì – saper dire no: come discernere il bene della nostra famiglia?”, coordinato da don Tommaso Mazzei, Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale familiare, avrà luogo nel pomeriggio del 28 settembre la seconda sessione del convegno che affronterà i “ Tempi del vivere” con interventi della Prof.sa Nunziata Comoretto, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma su “Diagnosi e terapia dell’infertilità nel rispetto della paternità e della maternità”,  del Prof. Pasquale Giustiniani, della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli su “L’armonia sessuale? I metodi di regolazione delle nascite: quali problematiche etiche?”, del Prof. Alfredo Anzani, Docente di Etica clinica all’Università Vita e salute San Raffaele di Milano e Vice presidente dei Medici Cattolici Europei, su “La medicina deve rispondere  a qualsiasi costo al desiderio di un figlio?”, del Prof. Giuseppe Reale dell’Università di Salerno su “Relazioni affettive e diritto di famiglia: quali sfide etiche per la Chiesa?”.

Realizzata nella serata del 28 settembre una Tavola rotonda con dibattito su “Quale spazio e quale tempo per la maternità oggi?” con gli interventi dei relatori, la mattina di sabato 29 settembre inizierà la terza sessione che, dedicata al tema “Quando lo sguardo diventa parola”, prevede una relazione del Prof. Ubaldo Prati, Primario oncologo al Policlinico Germaneto dell’Università Magna Grecia di Catanzaro su “L’annuncio di una diagnosi in oncologia: a chi? Quando? In che modo?”,  del prof. Fulvio De Nigris, Direttore  del Centro Studi sul Coma  amici di Luca a Bologna su “La vita silenziosa: lo stato vegetativo persistente in età adolescenziale”, del Prof.  Mimcilo Jankovic, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Bicocca di Milano e dell’Azienda ospedaliera S. Gerardo di Monza su “Dal traumatismo all’elaborazione psichica della perdita: l’accompagnamento della morte di un bambino”,  del Prof. Pietro Grassi, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce su “Il dolore si cura, la sofferenza si accompagna”.

E la conclusione dei lavori del convegno avrà luogo con una Tavola rotonda, cui interverranno diversi relatori, con dibattito sul tema: “La famiglia di fronte al dolore e alla sofferenza. Cosa dire? Cosa fare?”. E certamente all’iniziativa parteciperanno sia molte persone che, effettuando una specifica professione sanitaria, hanno l’esigenza di ottenere i crediti formativi e sia molti membri dell’Azione Cattolica e delle varie parrocchie dell’Arcidiocesi, consapevoli che saranno aiutati a comprendere le problematiche familiari e a individuare le modalità di natura bioetica per affrontarle e risolverle con un taglio educativo e pastorale fortemente attuale.

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ZENIT Staff

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