Pedofilia. A Noto il vescovo istituisce Ufficio per le fragilità

Mons. Staglianò ha nominato don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus

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“Annuncio la costituzione di un Ufficio diocesano dedicato al tema della ‘Fragilità’ che verrà diretto da don Fortunato Di Noto, cui ho dato il compito di studiare l’ultimo motu proprio del Papa Come una madre amorevole per costruire – a partire da lì – un possibile statuto del nuovo Ufficio”.
È con queste parole, affidate alla lettera con cui ha provveduto a formalizzare le nuove nomine per l’anno pastorale 2016/2017, che oggi monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, ha nominato don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus titolare di un ufficio dedicato alle fragilità nell’ambito quindi della difesa di piccoli e deboli dalla pedofilia, dall’abuso e dalle situazioni di disagio. È la prima volta che accade questo in una diocesi italiana.
“Una nomina che mi ha colto di sorpresa, anche se in questi anni ne avevamo più volte parlato e discusso”, dice don Di Noto, per il quale: “intanto ringrazio di cuore monsignor Staglianò per aver preso una decisione innovativa e coraggiosa, la prima in Italia su questo tema”. Ed aggiunge: “Si tratta di un incarico molto delicato e importante, che cercherò di svolgere al meglio delle mie capacità offrendo tutta la mia esperienza al servizio della mia Diocesi e di tutta la Chiesa universale”. Per il sacerdote siciliano: “Una decisione del genere mostra che le cose nella Chiesa stanno davvero cambiando. Le fragilità fanno parte delle periferie esistenziali che Papa Francesco ci invita a porre al centro: è quello che facciamo in Meter dal 1989 e che faremo ancora di più da oggi stesso”.
L’Ufficio elaborerà nei prossimi giorni, sotto la supervisione di don Di Noto, lo Statuto operativo nel quale saranno definiti, d’intesa con monsignor Staglianò, compiti e alte figure che collaboreranno con Don Di Noto. Da parte di Meter il nostro grazie al vescovo di Noto ed un grosso in bocca al lupo a don Di Noto, ricordando a tutti che la nostra esperienza è a disposizione di tutte le diocesi italiane e del mondo.
 

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ZENIT Staff

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