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Patriarca Irinej: "La Serbia non può rinunciare al Kosovo per l'Europa"

Il Patriarca della Chiesa ortodossa serba, incontrando il primo ministro Vucic, si è espresso riguardo le nuove condizioni imposte dall’Unione europea a Belgrado

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La Chiesa ortodossa serba sostiene il Governo di Belgrado nel suo percorso d’ingresso nell’Unione europea, tuttavia invita a non scendere a compromessi riguardo il Kosovo. Così si è espresso il patriarca serbo Irinej nel corso di un incontro tenutosi ieri con il Primo ministro serbo Aleksandar Vucic.

“La posizione della Chiesa è molto chiara e ben nota: vogliamo che la Serbia prosegua il suo percorso verso l’Ue e in questo senso diamo il nostro pieno appoggio. Ma non dobbiamo rinunciare alla culla della Serbia, alla nostra gente che la abita, ai nostri luoghi sacri. Per il gusto di entrare in Europa, non dobbiamo sacrificare il Kosovo, perché è prezioso “, ha detto il patriarca Irinej al quotidiano belgradese Kurir.

L’esponente religioso ha osservato che l’incontro è stato costruttivo e che i rappresentanti del governo e la Chiesa ortodossa serba hanno deciso di lavorare insieme su tutte le questioni.

Tra le condizioni richieste dall’Unione europea nel corso delle trattative d’adesione della Serbia, figura anche un riconoscimento diretto o indiretto all’indipendenza del Kosovo. Marko Djuric, capo dell’Ufficio governativo serbo per il Kosovo, ha detto alla tv pubblica Rts che a proporre la nuova condizione – contenuta nella bozza del capitolo negoziale 35 relativo al Kosovo – è stata la Germania, appoggiata da Gran Bretagna e Croazia.

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ZENIT Staff

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