Parolin e Calcagno all'inaugurazione dell'anno accademico del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana

L’evento, in programma mercoledì 5 novembre, coincide con la fine dei lavori di ristrutturazione della sede durati un anno

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Il pomeriggio del 5 novembre sarà solennemente inaugurato l’89° anno accademico del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, alla presenza del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin e del cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Tale evento coincide con la fine di impegnativi lavori di ristrutturazione, che hanno interessato per circa un anno la sede dell’Istituto.

In questa felice occasione, all’Istituto è sembrato opportuno far conoscere – al di là della ristretta cerchia degli specialisti del settore – le molteplici attività che esso espleta da quasi novant’anni, da quando nel 1925 il Santo Padre Pio XI con grande lungimiranza emanò il decreto di fondazione dell’Istituto, che diceva fra l’altro: “Occorre dare allo studio della sacra Archeologia incoraggiamenti ed aiuti nuovi, adeguati all’importanza della disciplina, ai risultati che si sono raggiunti e a quelli non minori che dobbiamo ancora attendere” […] “e indirizzare giovani volonterosi, di ogni paese e nazione, agli studi ed alle ricerche scientifiche sopra i monumenti delle antichità cristiane”. Tuttora l’Istituto, che ha sede in via Napoleone III, è la sola istituzione al mondo che dà a giovani studiosi la possibilità di formarsi scientificamente nel settore dell’archeologia cristiana.

Nel corso della manifestazione dopo i saluti del Rettore, prof. Danilo Mazzoleni, e delle Autorità intervenute, saranno illustrati rispettivamente gli 89 anni di vita dell’Istituto (prof. Olof Brandt), le peculiarità delle collezioni conservate e delle numerose pubblicazioni scientifiche realizzate (prof. Fabrizio Bisconti), gli scavi e le ricerche promosse (prof. Philippe Pergola), il recupero e il restauro della grande tavola attribuita a Domenico Beccafumi che è collocata nell’Aula Magna (prof. Maria Cristina Terzaghi) e la storia della Biblioteca dell’Istituto, che conserva circa cinquantamila volumi, incentrati soprattutto sulle antichità cristiane (dott. Giorgio Nestori).

Pur nelle difficoltà obiettive che tutti gli Enti di ricerca attraversano in questo periodo critico, il PIAC prosegue nel suo compito istituzionale, offrendo un percorso formativo sia teorico che pratico, con lezioni frontali e numerose visite a monumenti, viaggi di studio finalizzati all’approfondimento di situazioni monumentali di siti archeologici italiani e stranieri, proficue campagne di scavi. Sono stati poi ratificati fecondi rapporti di collaborazione e cotutela con prestigiosi atenei italiani e stranieri.

L’Istituto è anche sede del Comitato Promotore permanente per i Congressi Internazionali di Archeologia Cristiana, l’ultimo dei quali (il XVI) si è tenuto a Roma nel settembre del 2013. Annualmente si organizzano una serie di conferenze, che vedono interventi di studiosi italiani e stranieri su importanti scoperte e acquisizioni avvenute nell’ambito della tarda antichità e dell’alto medioevo.

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ZENIT Staff

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