Cardinal Pietro Parolin

Catholic Church England and Wales

Parolin a Cesena: "Affidiamoci all’'effetto moltiplicatore' dell’Eucaristia"

Il Segretario di Stato ha celebrato domenica scorsa la Messa di chiusura del settimo Congresso eucaristico diocesano; nel pomeriggio l’incontro con i giovani che parteciperanno alla Gmg

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“Gesù, vivo e presente nel pane e nel vino consacrati, non intende rimane isolato, centrale sì nei tabernacoli e nelle chiese, ma quasi periferico e sconosciuto al mondo”. Al contrario, “desidera uscire nelle strade per essere incontrato e servito con un impegno e una devozione che non possono limitarsi all’intimo della coscienza”, ma dovrebbero tradursi “in concreta azione di carità e misericordia”.
Lo ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin, celebrando la scorsa domenica 29 maggio a Cesena la Messa di chiusura del settimo Congresso eucaristico diocesano. Invitato dal vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, il Segretario di Stato – riferisce L’Osservatore Romano – ha portato ai presenti il saluto di Papa Francesco. Durante l’omelia ha poi parlato della festa del Corpus Domini come una di “quelle che più esprimono la gioia di essere cristiani”.
“Cibandoci del corpo e del sangue di Cristo e professando la fede in lui, vengono plasmate le coscienze, modificati gli atteggiamenti e indirizzate le scelte dei discepoli, fino a coinvolgere in questa trasformazione l’intera società”, ha sottolineato Parolin. Inoltre, ha aggiunto, “l’Eucaristia ci chiama a un rinnovato spirito missionario, a uscire verso il prossimo ferito dal male e assetato di verità, di pane, di libertà autentica e compassione, bisognoso di conoscere e amare Gesù per trovare pace e gioia”.
In proposito però il cardinale ha spiegato che “l’efficacia delle iniziative non nasce da un affannato iperattivismo, angosciato di fare e produrre, che procede alla cieca, offuscato dalla mancanza di un orizzonte e di una stella polare che orienta e guida”; piuttosto “l’impegno per la città e per il mondo, la carità per i fratelli e un’incisiva evangelizzazione, nascono da una solida relazione d’amore con il Signore che per crescere ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi momenti forti”.
Del resto, ha proseguito il porporato, “la stessa dottrina sociale della Chiesa e le multiformi opere di carità intraprese con coraggio, metodo e sapienza, derivano da questa forza e da questo amore donato dall’Eucaristia”. Pertanto “la comunità cristiana sarà incisiva nell’edificare una società solidale e inclusiva solo se il suo cuore pulserà dell’energia tratta dal costante dialogo d’amore con il Signore”.
Il Segretario di Stato ha quindi rivolto un invito ad affidarsi all’”effetto moltiplicatore” dell’Eucaristia, “fonte di unità e sorgente di carità fraterna”. “Se condividiamo con gioia i doni di Dio, si metterà in moto un meccanismo virtuoso e provvidenziale che li moltiplicherà”. D’altro cant,o Dio “chiede la nostra collaborazione”, perciò tutti siamo chiamati a “imitare i primi discepoli, ad offrire a Cristo gioie e fatiche, speranze e preoccupazioni e i mezzi a nostra disposizione”. Gesù, ha concluso Parolin, “accogliendo la nostra disponibilità, moltiplicherà oltre ogni aspettativa il bene che intendiamo compiere, sanandone i limiti e gli errori”.
Nel pomeriggio di domenica il cardinale ha poi incontrato i giovani cesenati in Duomo. Tra loro i 200 iscritti della diocesi alla prossima Gmg di Cracovia, ai quali ha rivolto in particolare un invito: “Fatevi evangelizzatori dei vostri compagni. Voi siete in grado di farlo”.

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ZENIT Staff

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