I proventi della vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio di Malmö, in Svezia, dove il 31 ottobre si svolgerà la Commemorazione pubblica dei 500 anni della Riforma di Lutero, saranno devoluti a sostegno della popolazione di Aleppo, in Siria, e a favore dei rifugiati siriani in Giordania.
È il primo atto di solidarietà concreta che nasce dalla collaborazione tra Caritas Internationalis e World Service, il braccio operativo della Federazione luterana mondiale per interventi nel mondo. Ad annunciarlo – informa il Sir – è stata Adriana Arrieta, della Caritas Internationalis, in un incontro che si è svolto oggi a Roma su iniziativa della Pontificia Università Santa Croce, in preparazione del viaggio di Papa Francesco in Svezia.
La commemorazione comune luterano-cattolica del quinto centenario della Riforma di Lutero si svolgerà il 31 ottobre prima nella cattedrale di Lund (nel sud della Svezia) e poi allo stadio di Malmö con il motto “Together in Hope”. L’arena Malmö può contenere 10mila persone e il biglietto è stato venduto a un costo di 10 euro.
Due i progetti scelti da Caritas e World Service: la prima ha scelto di devolvere i proventi a un progetto di educazione rivolto ai bambini di Aleppo. I luterani invece devolveranno la cifra a un progetto già in atto rivolto ai rifugiati siriani in Giordania. Nel corso dell’evento pubblico, il segretario generale della Caritas Internationalis e il suo referente di World Service firmeranno una Dichiarazione di intenti che sancirà il rapporto di futura e sempre più stretta collaborazione tra questi due organismi. Sebbene esistano a diversi livelli, soprattutto locali, iniziative d’impegno comune, questa Dichiarazione sancisce in maniera formalizzata questa collaborazione.
All’arena di Malmö, dopo il saluto di benvenuto, i partecipanti potranno seguire in diretta la preghiera ecumenica comune che si svolgerà nella cattedrale luterana di Lund. All’arrivo poi allo stadio di papa Francesco e dei leader luterani, saranno presentate una serie di testimonianze di impegno per la pace in varie parti del mondo nel segno del motto scelto per la manifestazione “Insieme per la speranza”.
Prenderanno la parola mons. Hector Fabio Henao che parlerà del processo di pace in Colombia; Marguerite Barankitse, del Burundi, oggi rifugiata in Ruanda, che parlerà del suo impegno per la pace tra gli utu e i tutsi e della sua associazione di aiuto ai bambini; monsignor Antoine Audo porterà invece la sua testimonianza come vescovo di Aleppo; Rose Lokonyen, rifugiata del sud Sudan, che è stata portabandiera alle ultime Olimpiadi di Rio per la squadra olimpica dei rifugiati, e Pranita Biswasi, attivista indiana per l’ambiente.