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Papa Francesco riceve il presidente del Costa Rica

Narcotraffico, migrazione, tutela della vita al centro dei colloqui. Insieme al presidente anche le due figlie piccole

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Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico, Luis Guillermo Solìs Rivera, presidente della Repubblica di Costa Rica in carica dal 6 aprile 2014, accompagnato dalla nuova compagna Mercedes, originaria di Madrid, dalle due figlie Ines e Rebecca e da una delegazione composta da 15 persone.
Durante i cordiali colloqui, durati circa 20 minuti, una nota della Sala Stampa vaticana informa che “si è accennato alle buone relazioni fra la Santa Sede e il Costa Rica” ed “è stato espresso apprezzamento per il contributo che la Chiesa offre specialmente nell’ambito dell’educazione, della salute, della promozione dei valori umani e spirituali e nel campo delle attività caritative”.
“Ci si è poi soffermati su alcuni temi di comune interesse quali la tutela della vita umana, nonché su alcune problematiche di particolare attualità, come la migrazione ed il narcotraffico”, prosegue il comunicato; infine, si è fatto cenno alla situazione regionale ed alcune questioni internazionali.
Al termine del colloquio il presidente, salutando il Papa, lo ha invitato a visitare il Costa Rica: “Speriamo lei possa venire a farci visita” ha detto. Francesco, da parte sua, ha risposto che “se possibile” si recherà nel Paese con grande piacere. Al momento dello scambio dei doni Solìs Rivera ha consegnato al Pontefice due penne stilografie decorate con motivi naturali insieme a un armadillo, tipico animale del Costa Rica, realizzato con jìracas, frutti tropicali molto simili al cocco.  Questi doni – ha spiegato il capo di Stato – sono un omaggio alla particolare attenzione che il Papa ha sempre riservato al mondo della natura e alla tutela del creato.
Francesco invece, recandosi verso i suoi doni e tenendo per mano la piccola Inés di 9 anni, ha donato al presidente il medaglione della pace di bronzo lavorato da un artigiano italiano. Consegnandolo ha spiegato che i due blocchi di roccia retti insieme da un ulivo simboleggiano, per “tutti quelli che governano”, l’unione delle parti. Poi Francesco ha donato anche una copia delle esortazioni apostoliche Evangelii Gaudium e Amoris Laetitia e una della enciclica Laudato Si’.
È seguito, infine, l’incontro con il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

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ZENIT Staff

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