Papa Francesco e Vescovi Albanesi, 30 maggio 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

Papa Francesco riceve i vescovi albanesi in visita “ad limina”

Al centro dell’incontro il tema del dialogo interreligioso

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In occasione della loro visita “ad limina Apostolorum” in Vaticano, papa Francesco ha ricevuto oggi, martedì 30 maggio 2017, i vescovi dell’Albania. Come ha riferito la Radio Vaticana, al centro del colloquio del Pontefice con i presuli albanesi è stato il tema del dialogo interreligioso.
La delegazione del “Paese delle Aquile” — come l’Albania viene spesso chiamata — era guidata da mons. Angelo Massafra, OFM, arcivescovo di Shkodrë-Pult e presidente della Conferenza Episcopale Albanese. Gli altri membri erano mons. Ottavio Vitale, RCI, vescovo di Lezhë; mons. George Frendo, OP, arcivescovo di Tiranë-Durrës; mons. Cristoforo Palmieri, vescovo di Rrëshen; mons. Hil Kabashi, OFM, amministratore apostolico dell’Amministrazione Apostolica dell’Albania Meridionale; e infine il rev.do Simon Kulli, amministratore diocesano di Sapë.
Intervistato dalla RV, mons. Massafra ha descritto l’incontro con il Papa come “un’esperienza molto bella, paterna”, “un’ora e mezzo a dialogare, dando spazio, senza fretta”. “Abbiamo parlato di una Chiesa molto vivace, molto bella, anche se povera e martire”, ha proseguito il presidente della Conferenza episcopale, il quale ha ricordato che il Pontefice ha insistito in particolare su un punto, “come un ritornello”, cioè quello “di uscire fuori, di avere zelo, di avere speranza, di avere utopia, cioè uno sguardo molto forte e speranzoso in Dio”.
Francesco — ha proseguito mons. Massafra — ha esortato anche i vescovi a promuovere le vocazioni, sottolineando che è “una pastorale che passa sempre dalla testimonianza”.
Il Pontefice è rimasto anche “molto contento” di apprendere che la dichiarazione comune sulla situazione politica nel Paese, firmata il 12 maggio scorso dalle varie comunità religiose, abbia sortito un esito positivo. La settimana scorsa le forze di governo e di opposizione si sono infatti messe d’accordo e hanno “deciso di posticipare la data delle elezioni in modo che tutti quanto potessero partecipare”, ha spiegato l’arcivescovo di Shkodrë-Pult.
Già ieri, lunedì 29 maggio, mons. Massafra era stato intervistato dalla RV sulla visita “ad limina Apostolorum”. “L’incontro con il Santo Padre e con le Congregazioni Romane è l’occasione per rinsaldare il legame con la Chiesa Madre, ma anche un momento di verifica e di confronto così necessari per la continua edificazione della Comunità credente”, aveva dichiarato il presidente della Conferenza episcopale, ricordando che la Chiesa dell’Albania è “una Chiesa che ha conosciuto la sofferenza della persecuzione e che oggi vediamo risorta ed in cammino”.
“Siamo una Chiesa giovane dove si respira la voglia di crescere. Ma è anche una Chiesa carica di storia e di tradizione e che porta il colore del sangue dei suoi Martiri, 38 dei quali sono stati beatificati il 5 novembre scorso”, aveva spiegato mons. Massafra.
“Le nostre sfide più intense sono quelle legate ad un’inculturazione del Vangelo che tenga conto della realtà sociale albanese come anche della sua interreligiosità”, aveva aggiunto l’arcivescovo di Shkodrë-Pult. (pdm)

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Marina Droujinina

Giornalismo (Mosca & Bruxelles). Teologia (Bruxelles, IET).

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