Australia / Pixabay CC0 - Desertrose7, Public Domain

Papa Francesco: “Questa grave crisi ecologica del nostro tempo”

Messaggio alla Conferenza di Ordos sulla lotta alla desertificazione COP13 della UNCCD — Testo completo

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Papa Francesco “apprezza” gli “sforzi” dei partecipanti alla Conferenza di Ordos (nella Mongolia Interna, Cina) sulla lotta alla desertificazione COP13 della UNCCD (“United Nations Convention to Combat Desertification”) nel promuovere un approccio coordinato a questa grave crisi ecologica del nostro tempo”.
Mentre ringrazia il governo e il popolo della Cina per aver ospitato questa “importante assemblea”, il Papa “è lieto che la Conferenza si preoccupi di risvegliare l’interesse e l’impegno dei giovani per la grande impresa di trasformare i deserti in giardini“, così si legge nel messaggio firmato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
Nel testo, che porta la data del 6 settembre ma è stato diffuso solo oggi, giovedì 14 settembre 2017, dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Papa richiama anche l’attenzione su “quella desertificazione interiore radicata nell’incapacità di amare Dio e il prossimo, e nell’abbandono del nostro ruolo di guardiani di tutto ciò che il Creatore ci ha affidato e continua a darci in ogni epoca”.
Papa Francesco esprime perciò la speranza che la Conferenza, “nel trattare specifici argomenti ed obiettivi, sia guidata da un approccio integrale che unisca il tema della desertificazione al più ampio tema etico della povertà”.
Il messaggio è stato letto lunedì 11 settembre dal nunzio apostolico in Giappone e capo della Delegazione vaticana, mons. Joseph Chennoth.
Riportiamo di seguito il testo integrale.
***
Sua Santità Papa Francesco invia il suo saluto a tutti coloro che sono riuniti a Ordos per la Tredicesima Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sulla Lotta alla Desertificazione ed apprezza i loro sforzi nella promozione di un approccio coordinato a questa grave crisi ecologica del nostro tempo. Egli desidera ringraziare in modo particolare il Governo e il popolo della Cina per aver ospitato questa importante assemblea. Sua Santità è lieto che la Conferenza si preoccupi di risvegliare l’interesse e l’impegno dei giovani per la grande impresa di trasformare i deserti in giardini (cf. Is 35,6), ed è fiducioso che essi alzeranno la loro voce nel fare appello ad una più coscienziosa attuazione delle risoluzioni della comunità internazionale a questo proposito. Nella sua Enciclica sulla Cura della nostra Casa Comune, Papa Francesco ha notato che, a causa dei legami di solidarietà che uniscono tutti i membri della famiglia umana, ”possiamo considerare la desertificazione del suolo quasi come una malattia fisica” (Laudato Si’, 89), che colpisce ciascuno personalmente. Egli inoltre osservò nel suo Messaggio Urbi et Orbi della Pasqua 2013 quanto ciascuno debba attraversare il deserto interiore, quella desertificazione interiore radicata nell’incapacità di amare Dio e il prossimo, e nell’abbandono del nostro ruolo di guardiani di tutto ciò che il Creatore ci ha affidato e continua a darci in ogni epoca. Per questa ragione, Sua Santità esprime la sua speranza che la Conferenza, nel trattare specifici argomenti ed obiettivi, sia guidata da un approccio integrale che unisca il tema della desertificazione al più ampio tema etico della povertà, del sottosviluppo e della giustizia tra le generazioni, che determina la salute complessiva, spirituale e morale della nostra comunità globale. Papa Francesco, fervidamente incoraggia gli sforzi della Conferenza volti a permettere dovunque ai nostri fratelli e alle nostre sorelle di vivere in pace e sicurezza, a contribuire con i loro mezzi al bene comune e a sviluppare integralmente il loro potenziale ed invoca l’abbondante benedizione di Dio sui partecipanti e su tutti coloro che li aiutano con le loro ricerche, le loro consulenze e il loro sostegno.

Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato

© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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