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Papa Francesco: "Mi aiuta molto stare con le persone"

Video-collegamento con l’Università Sophia di Tokyo – 18 dicembre 2017

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“Soprattutto sono molto felice quando posso stare e parlare con le persone, in special modo con i bambini, con gli anziani, con gli ammalati. Mi aiuta molto stare con le persone. Questo mi rende più giovane e mi rende felice, mi dà molta gioia. Queste sono le più grandi gioie”. Così Papa Francesco ha risposto a uno degli studenti dell’Università Sophia di Tokyo nel video-collegamento di ieri mattina, riferito da Vatican News. Il Pontefice ha ricordato ai giovani valori veri e obiettivi validi per costruirsi un futuro, evidenziando l’impronta altruista che deve avere l’educazione: “L’educazione che non guarda al servizio degli altri è un’educazione che va verso il fallimento.” In seguito, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza delle proprie radici; le radici familiari, storiche, culturali e umane. Per trovarle bisogna dialogare con gli anziani, custodi della memoria.

Papa Francesco ha poi risposto a una domanda sull’importanza della religione: “Ogni religione ti fa crescere.” Per crescere però bisogna stare al servizio degli altri; è l’altruismo, secondo il Santo Padre, che fa la differenza fra una persona religiosa e una idolatra. Il Pontefice ha ribadito che i gruppi fondamentalisti presenti in ogni confessione non rispondono affatto all’ideale religioso.

Un altro argomento importante è stato la tutela del creato. “Dobbiamo essere responsabili e prenderci cura della nostra Terra”. Il Santo Padre ha ricordato ai giovani la deforestazione dell’Amazzonia e il cambiamento climatico sottolineando la relazione tra lo squilibrio ecologico e le disuguaglianze sociali.

Raccontando di se stesso Papa Francesco ha spiegato il Suo approccio alla vita: “Mi hai chiesto qual è l’immagine che ho di me stesso. Cerco di non guardarmi allo specchio. Perché è una cosa da cui ti devi guardare costantemente, perché la vanità ti può afferrare ovunque. Cerco, una o due volte al giorno, di guardarmi dentro le cose che ho sentito durante il giorno, nelle cose che sono accadute dentro di me. […] Penso di essere un peccatore che Dio ha amato molto e che lo ama ancora. E questo mi rende molto felice”.

In seguito è stato approfondito il problema di migrazione definito da Papa Francesco di particolare rilevanza e “la più grande tragedia dopo la seconda Guerra Mondiale”. Un migrante deve essere accolto e integrato, non rifiutato. Inoltre, Papa Francesco ha fatto notare che l’abbondono e l’isolamente invece possano favorire la formazione di gruppi terroristici. Il problema dei migranti va affrontato insieme.
Infine, Papa Francesco ha espresso la sua ammirazione per il Giappone, probabilmente una delle prossime mete di un Viaggio Apostolico. Il Santo Padre ha menzionato anche alcuni problemi del Giappone: “l’eccessiva concorrenza, la competitività, il consumo, […] un’eccessiva meritocrazia e competizione”. Il Pontefice ha concluso il video-collegamento rimarcando le ottime iniziative per promuovere il dialogo.

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Staff Reporter

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