Papa Francesco ha visitato oggi la necropoli vaticana

Nel complesso archeologico è ubicata la tomba dell’apostolo Pietro

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Papa Francesco ha visitato oggi pomeriggio in forma privata gli scavi della necropoli vaticana.

Il complesso archeologico, che risale all’epoca imperiale, è situato sotto la Basilica di San Pietro, sotto il livello delle cosiddette “grotte vaticane”, e custodisce la tomba di San Pietro.

Il Pontefice – rivela un comunicato stampa diffuso oggi pomeriggio dalla Santa Sede – era accompagnato dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana, dal delegato della Fabbrica di San Pietro, monsignor Vittorio Lanzani, dal suo Segretario monsignor Alfred Xuereb e dai responsabili della Necropoli vaticana, Dr. Pietro Zander e Dr. Mario Bosco.

“Primo Papa a scendere negli scavi della Necropoli vaticana, il Papa Francesco ha percorso tutta la via centrale della Necropoli, che si trova sotto la Basilica e le Grotte vaticane, ascoltando le spiegazioni del Card. Comastri e del Dr. Zander, avvicinandosi così – in leggera salita – al luogo dove si trova la tomba di San Pietro, esattamente sotto l’altare centrale e la cupola della Basilica”, si legge nel comunicato.

Nel luogo più vicino alla tomba del Principe degli Apostoli, la Cappella Clementina, il Santo Padre “ha sostato in preghiera silenziosa, in raccoglimento profondo e commosso”, prosegue il testo del comunicato.

La visita, che ha avuto inizio alle ore 17 ed è terminata alle 17.45, si è conclusa nelle Grotte vaticane, rendendo omaggio alle tombe dei Papi del secolo scorso ivi sepolti: Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I.

Il Papa ha salutato il personale ed è rientrato a piedi alla Casa Santa Marta, come a piedi era giunto all’ingresso degli scavi.

La necropoli romana fu scoperta quasi per caso durante i lavori per la preparazione del sepolcro di papa Pio XI (1857-1939), il quale aveva manifestato il desiderio di essere sepolto “quanto più vicino fosse possibile alla Confessione di Pietro”.

Dopo dieci anni di scavi, il ritrovamento della tomba di Pietro fu annunciato al mondo da papa Pio XII (1876-1958) il 23 dicembre del 1950 nel suo radiomessaggio a chiusura dell’Anno Santo.

Che l’apostolo fu ivi sepolto dopo il suo martirio attestano fra l’altro i graffiti ritrovati nell’intonaco del cosiddetto “muro rosso”. In caratteri greci si legge ad esempio “Pietro è qui” (Πετρ(ος) ενι).  

Sul luogo di sepoltura dell’apostolo fu costruita ancora in epoca romana, nel corso del II secolo d.C, un’edicola votiva nota nella letteratura come il Trofeo di Gaio, ossia il nome del presbitero la cui testimonianza della presenza delle tombe di Pietro e Paolo a Roma è stata riportata da Eusebio di Cesarea (265-340) nella sua Storia ecclesiastica (2,25,6-7).  

“Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli; andando infatti al Vaticano o lungo la via Ostiense, vi troverai i trofei di quelli che hanno fondato questa Chiesa”, sostenne secondo Eusebio il presbitero Gaio nella sua disputa con il capo di una setta, Proclo.

La necropoli vaticana, sorta ai margini del Circo di Nerone (o Caligola), nei cui pressi l’apostolo subì il martirio, è anche nota per la presenza del Mausoleo dei Valeri, eretto poco dopo la metà del II secolo e decorato con bellissimi stucchi e affreschi, ritornati agli antichi splendori dopo un recente restauro. 

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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