Papa Francesco ha ricevuto in udienza il World Jewish Congress

Il presidente Lauder: “Mai, in 2000 anni di storia, relazioni così buone tra Chiesa cattolica e popolo ebraico”. Ribadito l’impegno comune per la pace, in particolare per la Siria

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Ieri mattina, Papa Francesco ha incontrato, in Vaticano, una delegazione del “World Jewish Congress”, guidata da Ronald S. Lauder, in occasione dell’arrivo dell’anno 5774 per gli ebrei di tutto il mondo. Secondo quanto riferito da un comunicato dell’organizzazione ebraica, una delle più importanti nel mondo, l’incontro si è svolto in una “atmosfera informale”. 

Nei colloqui – prosegue la nota – ci si è soffermati sulla grave situazione della Siria, ribadendo il comune impegno per la pace e rinnovando la condanna agli attacchi contro le minoranze religiose, in particolare le persecuzioni verso i cristiani copti in Egitto.

Il presidente Lauder, dopo l’incontro – si legge ancora nel comunicato – ha elogiato  “la guida di Francesco”, che “non ha solo rafforzato la Chiesa cattolica, ma ha anche dato nuovo slancio alle relazioni con l’ebraismo”. “Mai – ha osservato il presidente – nei passati duemila anni di storia le relazioni tra Chiesa cattolica e popolo ebraico sono state così buone. La guida dei Papi che si sono succeduti negli ultimi cinquanta anni ha aiutato a superare molto pregiudizio. Ciò ci permette ora di lavorare insieme in difesa della libertà religiosa dovunque essa sia minacciata e qualsiasi comunità religiosa sia coinvolta”.

Papa Francesco ha salutato Lauder con l’augurio ebraico “Shana Tova”, chiedendogli di estenderlo alle comunità ebraiche di tutto il mondo. Ha poi ribadito quanto aveva già affermato nell’udienza del 24 giugno scorso, in Vaticano, alla delegazione dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations, ovvero che: “Un cristiano non può essere antisemita” e che, anzi, per “essere un buon cristiano è necessario comprendere la storia e le tradizioni ebraiche”.

Oltre a Ronald Lauder, erano presenti all’udienza con il Santo Padre anche altri esponenti ebraici: Jack Terpins, Robert Singer, Maram Stern, Claudio Epelman. Al termine dell’incontro, gli ospiti hanno omaggiato il Papa con una tazza kiddush, tipica delle cerimonie per le festività ebraiche, e una torta di miele.

Il “World Jewish Congress” è un’organizzazione internazionale fondata nel 1936 che rappresenta le comunità ebraiche in cento Paesi e che è impegnata nel dialogo interreligioso, specie con la Chiesa Cattolica. 

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ZENIT Staff

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