Papa Francesco e l'emozione di un nome

La gioia della comunità accademica della facoltà francescana “San Bonaventura”

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“Con l’elezione di papa Francesco lo Spirito Santo ci ha ricordato la sua presenza umile ed efficace nella Chiesa”.

Padre Domenico Paoletti, frate minore conventuale e preside della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum, esprime soddisfazione per la scelta del nuovo pontefice di imporsi il nome Francesco, come il santo di Assisi fondatore dell’Ordine.

Una scelta inattesa e coraggiosa quella del cardinale Jorge Mario Bergoglio di attribuirsi un nome altamente significativo, prima volta nella storia della Chiesa.

“La scelta di questo nome rappresenta un richiamo al Vangelo come umiltà e come ascolto di Dio e degli altri. Credo sia stato particolarmente significativo il gesto del nuovo papa di pregare assieme ai fedeli, come forma di dialogo e di cammino comune”.

Ma oltre alla valenza di questa scelta per la Chiesa, padre Paoletti ne sottolinea l’importanza anche sul piano più personale: “la presenza di papa Francesco costituisce un richiamo a una scelta di vita, a testimoniare quello che si professa. Risveglia un carisma che qualche volta rischia di essere addomesticato a categorie teologiche e culturali”.

La Facoltà “San Bonaventura” festeggerà l’elezione di papa Francesco sabato mattina, nel corso della festa della Facoltà.

Alle 9.30 padre Marco Tasca, ministro generale dell’Ordine dei frati minori conventuali e Gran cancelliere della facoltà celebrerà una messa cui seguirà l’intervento del professor Roberto Repole, docente di teologia sistematica alla Facoltà teologica di Torino sul tema Il pensiero umile in prospettiva metodologica.

“Sarà un’occasione per condividere questo momento estremamente significativo per la Chiesa – conclude padre Paoletti – per riflettere e naturalmente per pregare assieme per il nuovo papa”.

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ZENIT Staff

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