Haram Ash-Sharif / Wikimedia Commons - Tony Kane, CC BY 2.0

Papa: Appello alla moderazione in Terra Santa

Parole di papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 23 luglio 2017

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Seguo con trepidazione le gravi tensioni e le violenze di questi giorni a Gerusalemme”. Lo ha dichiarato oggi, domenica 23 luglio 2017, papa Francesco rivolgendosi subito dopo la preghiera dell’Angelus ai fedeli in piazza San Pietro.
“Sento il bisogno di esprimere un accorato appello alla moderazione e al dialogo”, ha proseguito il Pontefice, che ha invitato tutti ad unirsi a lui “nella preghiera, affinché il Signore ispiri a tutti propositi di riconciliazione e di pace”.
Negli ultimi giorni la situazione a Gerusalemme e nei Territori palestinesi è deteriorata drammaticamente in seguito all’installazione di metal detector per accedere alla Spianata delle Moschee o Haram al-Sharif e al divieto di ingresso agli uomini di meno di 50 anni, una decisione presa dalle autorità israeliane in seguito all’uccisione a coltellate di una poliziotta israeliana da parte di tre palestinesi il 16 giugno scorso.
Nella tarda serata di ieri, sabato 22 luglio, sono stati uccisi sempre a coltellate tre coloni ebraici — due uomini ed una donna — nell’insediamento di Halamish (Nevè Tzuf), in Cisgiordania. Durante la notte, le forze israeliane hanno arrestato in un blitz 25 esponenti di Hamas, il cui capo, Ismail Haniyeh, aveva telefonato alla famiglia del giovane attentatore di Halamish per congratularla.
Papa Francesco è stato pellegrino in Terra Santa dal 24 al 26 maggio 2014 e l’8 giugno dello stesso anno ha organizzato nei Giardini Vaticani uno storico incontro di preghiera per la pace in Terra Santa, al quale hanno partecipato l’allora presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Abu Mazen e il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
Dopo il suo appello per la Terra Santa, il Papa ha salutato i vari gruppi di pellegrini presenti in piazza San Pietro, tra cui le Suore Francescane Elisabettine — dette “Bigie” –, inoltre il coro lirico sinfonico di Enna e i ragazzi partecipanti al “Cantiere Hombre Mundo”, “impegnati a testimoniare la gioia del Vangelo nelle periferie più disagiate dei vari Continenti”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione