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Papa al prete con la sla: “Sono il tuo vescovo e ti sto vicino”

Il cardinale Vallini racconta il commovente incontro di Francesco con don Giuseppe Berardino nella parrocchia di Santa Maria a Setteville di Guidonia

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“Il Papa si è avvicinato a don Giuseppe, lo ha abbracciato e baciato. Poi parlandogli all’orecchio gli ha detto: ‘Giuseppe ti vengo a visitare, sono il tuo vescovo, sono qui con te. Preghiamo il Signore che tu possa vivere la tua missione misteriosa ma feconda con tanti frutti’”. Lo ha riferito il vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il card. Agostino Vallini, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la visita di ieri di Papa Francesco alla parrocchia di San Maria a Setteville di Guidonia e l’incontro privato con il viceparroco don Giuseppe Berardino, malato di Sla.
“Papa Francesco – ha proseguito il card. Vallini – durante la sua visita ha aggiunto: ‘Questa è una parrocchia umana’. L’incontro è iniziato prima con gli ammalati poi i giovani, i catechisti, le famiglie con bambini battezzati nell’anno. Il Papa, come sempre, ha inoltre confessato alcune persone e infine celebrato la messa in un clima di grande partecipazione. La visita lascerà sicuramente un segno”.
“Quando abbiamo scelto per il Santo Padre questa parrocchia – ha raccontato il card. Vallini – ho pensato che fosse necessario che il Papa desse la sua testimonianza, il suo magistero e la sua presenza incoraggiante. Personalmente l’esperienza più intima, più riservata, toccante e bella è stata la visita del Papa a don Giuseppe che da due anni nell’esercizio del suo ministero ebbe il segno di una malattia irreversibile come la Sla. Questa malattia ha avuto un’evoluzione molto rapida e adesso vive da tanti mesi in una condizione che non possiamo dire di totale assenza ma certamente i segni esterni non sono presenti”.
“Avevamo deciso anche di nominare don Giuseppe parroco – ha rivelato il card. Vallini – ma poi abbiamo soprasseduto. Evidentemente i segni di Dio sono misteriosi. Oggi ringrazio il Signore per il magistero che questo sacerdote svolge nel silenzio della sua sofferenza ma che ha coinvolto tutta la parrocchia e il popolo”.

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ZENIT Staff

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