Pakistan: i talebani compiono attentati, i cristiani pregano

Dopo l’attacco talebano all’aeroporto di Karachi, che ha provocato almeno 20 vittime, la diocesi della città pachistana organizza momenti di preghiera a Sant’Antonio per invocare la pace

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Mentre i talebani provano a mettere il Pakistan in ginocchio attraverso uno stillicidio di sanguinosi attentati, i cristiani del Paese pregano per la pace. È di poche ore fa la notizia di un attentato all’aeroporto internazionale di Karachi, dove sarebbero morte almeno venti persone, tra cui una dozzina di assalitori. L’attacco è stato rivendicato dai talebani, che mostrano così la loro insofferenza nei confronti della campagna che il governo sta portando avanti contro di loro nelle zone ai confini con l’Afghanistan.

“In momenti di tensione e di violenza, mentre si sta consumando un attacco simbolico al cuore dello Stato, come cattolici ci rivolgiamo a Sant’Antonio, di cui si avvicina la festa, il 13 giugno: al santo dei miracoli chiediamo il dono della pace e dell’armonia per la nostra amata nazione”: è quanto dice all’Agenzia Fides padre Mario Rodrigues, Direttore della Commissione di pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Karachi e parroco alla Chiesa di Sant’Antonio nella città situata nel Pakistan meridionale.

Il sacerdote afferma che la comunità è “costernata” e che questo attacco è la testimonianza che i gruppi estremistici “hanno anche una forza militare”, inoltre vogliono avere visibilità e dimostrare che sono in grado di colpire al cuore la nazione. “Speriamo l’attacco venga sventato al più presto”, afferma padre Rodrigues.

La risposta dei cattolici all’ennesimo attentato saranno le speciali preghiere a Sant’Antonio. “Nei prossimi tre giorni – spiega il prete -, in preparazione alla sua festa del 13 giugno, nella chiesa di Sant’Antonio a Karachi vivremo una intensa preghiera con l’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento. Dalle sei del mattino alle sei della sera, giovani, adulti, bambini, famiglie, vengono ad adorare il Sacramento e a pregare il Santo dei miracoli, verso cui i cattolici di Karachi nutrono una profonda venerazione. Dedicheremo questi tre giorni alla costante invocazione della pace per la nazione, per intercessione del Santo di Padova: ci aiuti a costruire la pace, la riconciliazione e l’armonia in Pakistan”.

Padre Rodrigues rivolge inoltre un appello al Papa: “In questo momento difficile, chiediamo a Papa Francesco di pregare intesamene per la pace in Pakistan”.

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ZENIT Staff

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