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Pakistan. Cristiani e musulmani lavorano insieme, per costruire una chiesa

L’edificio religioso sorgerà nella zona in cui, nel 2009, dieci cristiani accusati di blasfemia furono linciati e quattro chiese demolite

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Una vera e propria dimostrazione di generosità è quella che sta attraversando l’animo di alcuni agricoltori musulmani del Punjab, in Pakistan. Essi hanno deciso infatti di aiutare i loro compaesani cristiani nell’edificazione della chiesa del villaggio, distrutta dalle pioggie monsoniche.
Il villaggio si trova nei pressi di Gojra, dove nel 2009, a seguito di false accuse di blasfemia, dieci cristiani furono uccisi, otto dei quali arsi vivi, e quattro chiese, insieme a 40 case, furono distrutte totalmente nel corso di un agguato da parte di musulmani infuriati.
“Dopo gli scontri cerchiamo di unire le persone”, racconta alla Bbc Ijaz Farooq, musulmano di Khaksabad, spiegando perché sta aiutando i cristiani a costruire una chiesa. “Abbiamo aumentato le nostre attività perché fatti come quelli del 2009 non succedano più. Costruendo questa chiesa vogliamo mostrare che siamo uniti come comunità”. AsiaNews riferisce che un ricco musulmano della zona ha donato 2mila rupie per la costruzione della chiesa.
Da quando sono bambino qui abbiamo sempre vissuto insieme, cristiani e musulmani – riferisce un giovane cristiano -. Ci rechiamo ai rispettivi matrimoni e festival religiosi. Spero e prego che i cristiani non debbano più passare attraverso eventi come quelli di Gojra”. Sulla stessa lunghezza d’onda è padre Aftab James, sacerdote di una parrocchia vicina: “Che i musulmani costruiscano una chiesa è significativo. Dimostra che esistono anche persone che vogliono spegnere il fuoco che altri appiccano”.

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ZENIT Staff

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