Padre Bergoglio: "Aprite la mente al vostro cuore"

Quattro meditazioni di padre Jorge Mario Bergoglio, scritte prima di essere eletto Papa

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Ha scritto nell’ultima di copertina padre Bergoglio, oggi papa Francesco: “Amate la giustizia con la stessa sete di chi cammina nel deserto”.

“Preferite la ricchezza della povertà alla miseria a cui conduce il benessere mondano”.

“Aprite il cuore alla tenerezza anziché addestrarlo alla prepotenza”.

“Cercate la pace, più forte di ogni pacifismo”.

“Non temete la carne, una carne che ha fame e sete, una carne malata e ferita”.

“Una carne che sta scontando la sua colpa che non ha di che vestirsi”.

Nell’introduzione, monsignor José María Arancedo, arcivescovo di Santa Fe e la Vera Cruz, ha spiegato che il libro è frutto di un lungo percorso di riflessioni e predicazioni maturato nel contesto di ritiri spirituali.

L’esistenza cristiana viene presentata come realtà per migliorare i rapporti dell’umanità con Dio, con il mondo e con i propri simili.

Non è uno studio esegetico ma mostra un rigore teologico ed una profonda conoscenza dei testi biblici. 

Gli insegnamenti di Gesù vengono presentati come qualcosa di molto affine all’esperienza umana, qualcosa che appartiene all’uomo e forse da questi lungamente atteso.

Le parole di Gesù vengono proposte come un cammino che è insieme umano e divino.

Il divino non è lontano dall’umano ma piuttosto lo presuppone lo libera e gli da pienezza potremmo dire che l’umano appare bisognoso del divino per la propria piena realizzazione.

Quattro tappe che iniziano dell’incontro con Gesù Cristo e finiscono con la preghiera narrata secondo l’esperienza tratta dai dei testimoni delle Sacre Scritture.

L’editore ha scritto che questo libro è una sorta di ritiro spirituale ignaziano, pensato per i sacerdoti ma illuminante per i laici.

Sant’Ignazio sosteneva che come si fanno gli esercizi corporali camminare, correre, passeggiare, così gli esercizi spirituali per preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutte le affezioni disordinate.

Bellissima la riflessione di Padre Bergoglio sull’esperienza della gioia e della speranza cristiana radicata nella resurrezione di Cristo che vinto il male e la morte. 

“La Gioia è consolazione, segno dell’armonia e dell’unità che si realizza nell’amore”, ha scritto il Pontefice.

Siamo tutti invitati a chiedere allo Spirito Santo il dono della felicità e della gioia perché come dice Paolo VI nella esortazione apostolica Gaudete in Domino (1975) “il freddo e le tenebre sono anzitutto nel cuore dell’uomo che conosce la tristezza”.

Secondo padre Bergoglio, “La tristezza, è la magia di satana che indurisce il mostro cuore e ci fa soffrire”.

Ha scritto al proposito Paolo VI nella Gaudete in Domino: “Che i nostri figli inquieti di certi gruppi respingano dunque gli eccessi della critica sistematica e disgregatrice! Senza allontanarsi da una visione realistica, le comunitrà cristiane diventino luoghi di ottimismo, dove tutti i componenti s’impegnano risolutamente a discerenere l’aspetto positivo delle persone e degli avvenimenti”.

Ed ancora: “La carità non gode dell’ingiustizia ma si compiace della verità che tutto abbraccia, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”.

Per papa Francesco, l’aspetto più grave dello spirito di tristezza è che esso porta al peccato contro la speranza.  

Lo scrittore George Bernanos nel suo Diario di un parroco di campagna indica il peccato contro la speranza come “il più mortale di tutti”, “il più ricco degli elisir del demonio”.

Padre Bergoglio sottolinea che “chi inizia senza fiducia ha già perso in anticipo metà della lotta” e spiega che la fede combattiva dobbiamo apprenderla dagli umili, perchè “l’umile custodisce nel cuore una devozione semplice, è la massima espressione del trionfo ed è quasi sempre accompagnato dalla croce”.

In merito alle tentazioni di giudicare come manichei, l’arcivescovo emerito di Buenos Aires  afferma che “le opere di questo mondo non sono soltanto figlie del peccato” e ha aggiunto: “il grano e la zizzania cresceranno insieme e la missione del sacerdote è quella di proteggere il grano come un padre e lasciare agli angeli la mietitura della zizzania”.

Una altra tentazione – secondo padre Bergoglio – è quella di privilegiare i valori del cervello a quelli del cuore.

A questo proposito ha scritto: “non dimentichiamo che solo il cuore unisce e integra (…) la comprensione senza il sentire compassionevole tende a dividere” perché “Dio ci ha dato la ragione per gettar luce sulla fede”.

“Dio – ha sottolineato padre Bergoglio – non ha creato la ragione affinché si costituisse come giudice supremo di tutte le cose, è una luce prestata un riflesso (…) è soltanto una scintilla per illuminare la nostra fede”.

“E la fede – ha continuato – va richiesta con la preghiera”.

“Quando non ci inginocchiamo davanti alla fede dell’umile e non siamo capaci di chiedere a Dio d’infonderci la vera fede, – ha concluso padre Bergoglio – allora ci lasciamo abbagliare da una fede vuota, indipendente da qualunque religione, priva di pietà. A quel punto ci ritroviamo a spiegare la vera fede con slogan nati da ideologie culturali”.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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