Padre Antonio Cairoli, primo postulatore della causa di canonizzazione di papa Giovanni XXIII

Lunedì 30 settembre sarà annunciata la data di canonizzazione di Angelo Roncalli

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La causa di canonizzazione di papa Giovanni XXIII, introdotta nel 1965 da Paolo VI,  è durata quasi mezzo secolo e per questo vi furono coinvolti diversi postulatori. Un ruolo importante ebbe il primo di essi, ossia p. Antonio Cairoli, frate francescano della Provincia dei frati Minori dell’Umbria, che fu scelto dal cardinale Angelo Dell’Acqua essendo allora considerato un postulatore di prestigio, il principe dei postulatori; quando morì nel 1989 la causa passò ai successivi postulatori generali dei frati Minori, ossia il catalano p. Giovanni Folguera che, morendo nel 1995, la lasciò a p. Luca De Rosa il quale se ne occupò fino al decesso nel 2009, quando la prese in mano l’attuale postulatore generale dei frati Minori, p. Giovangiuseppe Califano. Per una felice concomitanza, anche quest’ultimo – che vede riconosciuta canonicamente la santità di papa Giovanni – è della Provincia dei frati Minori dell’Umbria, come il p. Antonio Cairoli a cui fu affidata all’inizio. Ecco alcune sue affermazioni riguardo a particolari inediti dell’opera di  papa Giovanni in salvataggio degli ebrei.

Dopo anni di studio sulla persona, le opere, le azioni di Angelo Roncalli, in base ad argomenti specifici, posso affermare come conclusione mia personale che si tratta veramente di un santo…

… In Turchia … monsignor Roncalli ebbe molto a che fare con l’ambasciatore tedesco Franz von Papen, il quale con l’intermediazione di Angelo Roncalli, diede il denaro, viveri e vestiti per 24.000 ebrei che entravano in Turchia venendo dall’Olanda, dalla Germania, dall’Ungheria, dalla Polonia: arrivavano laceri e affamati e si rivolgevano al delegato pontificio che li aiutava coi mezzi che von Papen metteva a sua disposizione. Von Papen fu molto generoso e salvò la vita a 800 bambini ebrei imbarcati su una nave che doveva tornare in Germania. L’ho incontrato in Germania anni fa, prima che morisse, e lui mi ha confermato di dovere la vita a mons. Roncalli. Al processo di Norimberga, infatti, lui fu l’unico a essere liberato, e se questo avvenne fu grazie a mons. Roncalli allora nunzio apostolico a Parigi, il quale scrisse una lettera al presidente del tribunale informandolo di tutto quanto von Papen aveva fatto per gli ebrei …

Da Giacinto Cinti, P. Antonio Cairoli, in Acta Seraphicae Provinciae S. Francisci Assisiensi 44 (1989), p. 259-260.

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ZENIT Staff

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