Ozonoterapia: un caso di ernia e psoriasi, curati con successo

Un paziente racconta: “Ero scettico e sofferente, ora sono di buon umore e sono tornato in palestra”

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“Quando ho incontrato per la prima volta il prof. Luigi Di Girolamo e la dottoressa Gabriella Coloprisco, ero scettico, li ascoltavo con disincanto: ‘si va beh’. Ero deluso e anche un po’ arrabbiato. Non avevo fiducia nella risoluzione del problema, ero oppresso da tanti anni di insuccessi e peggioramenti del mio stato di salute”.
A parlare così è Fabrizio, un uomo di quarantatré anni molto attivo e dinamico. “Soffrivo di continui dolori alla schiena che mi limitavano nella mobilità”, racconta Fabrizio. “Ho fatto una risonanza che ha rivelato un’ernia. Ho usato antidolorifici e farmaci antinfiammatori vari, molto cortisone e cortisonici, ma senza alcun risultato significativo. Così mi sono operato alla schiena. Oltre sette ore di intervento, ma il problema non è stato risolto, anzi si è ripresentato con dolore e oppressione. C’era una recidiva, una protrusione dell’ernia operata. Non sapevo proprio cosa fare. Ero rassegnato a muovermi sempre meno e a sopportare dolori sempre più forti. Dal punto di vista dell’umore ero proprio giù. A quel punto è stato mio padre a propormi di provare con l’ozonoterapia. Lui ha settantotto anni, soffre di calcificazioni e non riusciva più a muoversi. Aveva difficoltà anche a stringere le mani. È andato dal prof. Di Girolamo, ha praticato l’ozonoterapia e ora va in campagna, cammina, usa il trattore. Le calcificazioni ci sono ancora, ma la sua vita è tornata a essere buona, con sofferenze e difficoltà minime.
Nonostante l’entusiasmo di mio padre, ho accettato di praticare l’ozonoterapia con grande scetticismo. Il prof. Di Girolamo mi ha visitato per un’ora e quaranta minuti, mi ha spiegato i mali da cui ero affetto e mi ha proposto un programma globale per ridurre a zero i dolori, superare l’infiammazione alla schiena, migliorare lo stato di salute generale.
Devo dire che, oltre ai dolori di schiena, soffro da diciotto anni di psoriasi. I medici la definiscono una ‘malattia infiammatoria cutanea ad andamento cronico recidivante’, si formano cioè piccole ferite e croste color bianco-argento sulle mani, sotto le ascelle, sui gomiti, sulle ginocchia, nel cuoio capelluto, sotto le piante dei piedi ed anche nelle zone genitali. La psoriasi può anche causare piccoli stati febbrili e l’infiammazione delle articolazioni. È una malattia fastidiosa, dolorosa e brutta da sopportare. Perché le lesioni non guariscono mai, con perdita di sangue perenne; le croste si inspessiscono, generando anche prurito e dolore.
Per questo motivo mi muovevo sempre con le mani fasciate, e ogni volta che indossavo magliette bianche si vedevano delle piccole macchie di sangue nelle zone interessate dalla psoriasi. Anche per questa patologia avevo consultato diversi specialisti, avevo provato a curarla con farmaci e trattamenti vari, ma i risultati erano stati deludenti: nessun miglioramento.
L’ho fatto presente al prof. Di Girolamo, il quale ha proposto di cominciare con l’ozonoterapia e vedere quali risultati si potevano ottenere.  Fin dalla prima visita, qualcosa era cambiato. Ero an- cora scettico, ma il prof. Di Girolamo mi aveva riacceso un po’ di speranza. Mi aveva dato e chiesto fiducia.
Ho iniziato con punture di ossigeno ozono, con una frequenza media di una seduta a settimana. Dopo circa venti sedute, i dolori alla schiena sono scomparsi, la protrusione non c’è più e, con mio grande stupore, anche la psoriasi non si è più manifestata.
Non posso dire che la patologia sia totalmente vinta. Nel senso che sono certo che, di tanto in tanto, le macchie rivelatrici della psoriasi si ripresenteranno, ma da quando soffro di questa malattia è la prima volta che vedo una remissione.
Per natura sono parecchio diffidente. E mi capita di sentire amici e conoscenti che, quando parlano di malattie, esprimono sfiducia nei confronti dei medici. Ma posso testimoniare con franchezza che, grazie all’ozonoterapia, oggi sono rinato.
Questa esperienza mi ha ridato il buon umore e la gioia. Una mattina, di fronte allo specchio, quando ho realizzato che stavo guarendo e non avevo più manifestazioni di psoriasi, non avevo dolori alla schiena e addirittura ero potuto tornare in palestra, mi sono venute le lacrime agli occhi…”.
 

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ZENIT Staff

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