Ordinati 35 diaconi dell'Opus Dei a Roma

La solenne cerimonia si è tenuta nella basilica di Sant’Eugenio

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ROMA, lunedì, 7 novembre 2011 (ZENIT.org).- 35 fedeli dell’Opus Dei hanno ricevuto sabato 5 novembre l’ordinazione diaconale dalle mani di Mons. Javier Echevarría. La cerimonia si è tenuta nella basilica di Sant’Eugenio (Roma) dove, fra sei mesi, sarano ordinati sacerdoti. I nuovi diaconi provengono dai seguenti Paesi: Argentina, Benin, Bolivia, Brasile, Colombia, Filippine, Italia, Kenya, Messico, Perù, Polonia, Spagna e Svizzera.

Durante l’omelia, il vescovo consacrante si è soffermato su “una condizione essenziale che sta alla base della efficacia di ogni ministero ecclesiale, e anche di ogni esistenza cristiana: un’intensa vita di orazione (…) Oggi più che mai, quando siamo assorbiti da tante attività e impegni, è necessario trovare dei momenti concreti per parlare con Dio”. Mons. Echevarría ha aggiunto: “E non dimentichiamo che frequentare il sacramento della Confessione è un altro modo di pregare, perché il perdono di Dio aiuta a fare orazione con pace”.

“Se, con l’aiuto dello Spirito Santo, prendiamo sul serio i tempi da dedicare all’orazione -ha detto il Prelato-, resteremo meravigliati dei loro effetti nella nostra vita e in quella degli altri: saremo più sereni e contenti, perché le preoccupazioni svaniranno come la nebbia alla luce del sole; saremo più attenti al servizio degli altri; eseguiremo meglio il nostro lavoro e contribuiremo a fare nel mondo una semina abbondante di pace e di gioia. Vi consiglio di portare alla vostra meditazione e alla vostra preghiera vocale, la Persona e le intenzioni del Papa, i vescovi, i sacerdoti e i seminaristi, i religiosi e la santità delle nostre sorelle e dei nostri fratelli che vivono da cristiani nel bel mezzo della strada, come amava dire il fondatore dell’Opus Dei”.

Uno dei diaconi più giovani è Janvier Mahougnon Gbenou, nato 31 anni fa, il cui Paese -il Benin, la culla del Vudú dove ora fiorisce il cristianesimo- accoglierà Benedetto XVI fra pochi giorni. Alla domanda, “hai paura di ordinarti sacerdote?”, Janvier risponde: “No, no. Al contrario, ho tre motivi per sentirmi sicuro. Il primo è sapere di essere aiutato dalla preghiera di molti cristiani. Il secondo motivo è che, una volta ordinato sacerdote, sarà mio compito trasmettere la grazia e il messaggio di Cristo. Trasmettere, e non inventare o improvvisare. Ciò che darò non sarà mio, ma di Cristo. Infine, mi sento sicuro perché so di essere nelle mani della Vergine Maria, la Madre di tutti i sacerdoti”. (l’intervista completa si trova su: http://www.opusdei.it/art.php?p=45995).

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ZENIT Staff

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