Opposizione delle donne cattoliche alla Convenzione dell'ONU

Denunciano la discriminazione nei confronti dei nascituri

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ROMA, mercoledì, 25 novembre 2009 (ZENIT.org).- Rappresentanti di organizzazioni cattoliche di donne di 25 Paesi hanno espresso al Segretario Generale dell’ONU il proprio rifiuto della convenzione dell’organismo internazionale contro la discriminazione femminile.

Il presidente dell’Unione Mondiale di Organizzazioni Cattoliche di Donne (WUCWO, dalle iniziali in inglese), Karen Hurley, lo ha dichiarato in una lettera inviata questo lunedì a Ban Ki-Moon alla chiusura della riunione annuale delle rappresentanti dell’Unione, celebrata a Roma dal 14 al 18 novembre.

La lettera esorta l’organismo internazionale a “svolgere azioni concrete per difendere le done e i bambini, vittime innocenti della violenza”.

Segnala anche di non sostenere la Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forma di discriminazione contro la donna (CEDAW).

“La CEDAW – ha spiegata – viene utilizzata come uno strumento per promuovere la violenza [contro le] donne e le ragazze, le madri e i bambini”.

E questo “attraverso l’accesso legale all’aborto a richiesta, esercitando pressioni sui Paesi di tutto il mondo perché legalizzino e finanzino l’aborto, promuovano gli anticoncezionali, la riproduzione assistita per unioni omosessuali e altri atti immorali che vanno contro la legge naturale di Dio”.

La WUCWO, ha aggiunto, “sfida e metterà in evidenza il linguaggio ambiguo particolarmente relazionato a termini come genere, riproduttivo, salute, scelta o diritti”.

“Vi esortiamo – ha dichiarato la Hurley – a prendere decisioni per realizzare azioni concrete per sradicare la violenza perpetrata contro le donne di tutte le età e di tutti gli stati di vita, e a promuovere un totale rispetto per la dignità delle donne”.

“Deve esserci un maggiore rispetto globale per la dignità di cui le donne sono state dotate dal loro creatore”, ha affermato.

Benedetto XVI

L’incontro della WUCWO si è concluso con la partecipazione all’Udienza generale del mercoledì di Benedetto XVI.

Un comunicato stampa dell’Unione ha reso noto che il presidente e il segretario generale hanno potuto salutare il Papa dopo l’udienza.

Il Pontefice è stato “gentile e incoraggiante” e ha sottolineato che l’organizzazione sta compiendo “un buon lavoro”.

Durante l’incontro, le rappresentanti dell’Unione hanno discusso piani per organizzare il centenario dell’assemblea dell’Unione, che si celebrerà dal 5 all’11 ottobre 2010 in Terra Santa sul tema “Sarete miei testimoni” (Atti 1, 8).

Le partecipanti hanno anche incontrato rappresentanti della Segreteria di Stato del Vaticano e del Pontificio Consiglio per i Laici.

Le loro riunioni sono state dedicate al tema “Sviluppo umano: lavorando per la pace e la giustizia”.

Tra gli oratori c’era padre Thomas Williams L.C., docente di Teologia presso l’Ateneo Regina Apostolorum di Roma, che ha parlato della coscienza, tema al quale ha dedicato vari libri.

Era presente anche il sottosegretario del Pontificio Consiglio della Famiglia, monsignor Carlos Antonio Simón Vázquez, intervenuto sui programmi delle Nazioni Unite che attentano contro le leggi di Dio.

Per ulteriori informazioni, http://wucwo.org/

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ZENIT Staff

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