Ban Ki-moon

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Onu. Approvati i nuovi obiettivi di sviluppo: la persona umana al centro

In totale 17 gli Sdg da raggiungere entro il 2030: dalla fine della povertà a tutela del clima e lotta a tratta e schiavitù. Ban ki-Moon: “Momento decisivo nella storia umana”

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Sono 17 i nuovi Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg, nell’acronimo in inglese) da raggiungere entro il 2030 che sono stati approvati ieri in un summit all’apertura dell’Assemblea generale dell’Onu. Sulla scia del forte discorso di Papa Francesco, lo scorso 25 settembre, l’attenzione delle Nazioni Unite non si è limitata solo su impegni economici e sociali, ma sulla realizzazione di politica nel senso più alto del termine. Ovvero quella che pone al centro la persona umana e la tutela del pianeta. 

“Abbiamo raggiunto un momento decisivo nella storia dell’umanità”, ha dichiarato il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, alla cerimonia di apertura. “La gente di tutto il mondo ci ha chiesto di fare luce su un futuro di promesse e opportunità”.

I nuovi Sdg – che subentrano ai vecchi otto obiettivi di sviluppo del millennio che si sarebbero dovuti conseguire entro quest’anno, con esito quasi del tutto negativo -sono suddivisi in 169 traguardi specifici, frutto di intensi negoziati e riunioni tenute negli ultimi anni in tutti i continenti. Al primo posto si trova la “fine della povertà”, al secondo “fame zero”, al terzo “buona salute e benessere”, e così di seguito: “educazione di qualità”, “eguaglianza di genere”, “acqua pulita e igiene”.

Ancora: “energia pulita”, “città sostenibili”, “vivibilità in acqua e terra”; sviluppi dell’economia come: crescita economica, lavoro decente, innovazione, consumo e produzione responsabile, e della giustizia: ridurre le ineguaglianze, pace e istituzioni forti. In questo contesto, vengono esplicitamente indicate come sfide da affrontare la lotta alla schiavitù e al traffico di esseri umani. 

Diversamente che per gli obiettivi del millennio – spiega L’Osservatore Romano – che si applicavano soltanto ai Paesi cosiddetti in via di sviluppo, per gli Sdg tutti gli Stati dovranno lavorare nella stessa direzione. Ciascuno sarà tenuto a presentare i suoi piani per lo sviluppo sostenibile, che devono essere impostati in maniera da sottrarre risorse da attività insostenibili in favore di politiche capaci di migliorare la qualità della vita e rispettare l’ambiente. Secondo stime concordi, il costo mondiale degli Sdg ammonta quindici trilioni (miliardi di miliardi) di euro.

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ZENIT Staff

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