Oltre 112mila bambini in Italia vittime della povertà sanitaria

Lo denuncia l’Osservatorio della fondazione Banco Farmaceutico. Richiesti dagli enti assistenziali oltre 2,5 milioni di prodotti per l’infanzia in difficoltà

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Sono oltre 112 mila i bambini che in Italia sono vittime della povertà sanitaria. E’ l’allarme lanciato dall’Osservatorio Donazione Farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico. I dati allarmanti sono il risultato della ricerca che è stata effettuata su un campione di 1500 enti che si occupano di assistenza sanitaria infantile – convenzionati con il Banco Farmaceutico – su tutto il territorio italiano tra cui le Caritas Diocesane, Don Orione, Centro Astalli e U.N.I.T.A.L.S.I. nel periodo dicembre 2012 – dicembre 2013.

La povertà sanitaria, dunque, negli ultimi anni sta colpendo tutte le fasce della popolazione compresi i più piccoli. Dei 1.500 enti assistenziali che beneficiano dei medicinali raccolti dal Banco Farmaceutico, ben 641 si occupano di assistenza sanitaria a livello pediatrico con una percentuale media di utenti minori vicina al 42%. Nel periodo analizzato è in forte aumento il numero di enti che fanno richiesta di prodotti specificatamente rivolti all’infanzia. 

Dalla ricerca emerge come il fabbisogno annuo di prodotti pediatrici richiesti dagli enti assistenziali sia di 2.250.000 unità con una media di 3.500 pezzi per ogni organizzazione benefica. In particolare le richieste presentate dagli enti di solidarietà al Banco Farmaceutico parlano chiaro: 500.000 pannolini, 550.000omogeneizzati, 54.000 disinfettanti e 127.000 confezioni di latte in polvere.

A livello di macro aree geografiche il fabbisogno del Nord è di 1.500.000 unità, quello del Centro di 387.000, al Sud e Isole di 380.000. Tra i prodotti più richiesti, oltre a quelli per l’igiene (pannolini, disinfettanti) e l’alimentazione (omogeneizzati, latte in polvere), anche molti farmaci da banco (antipiretici, mucolitici, etc…) oltre 355.000 pezzi. 

L’attività del Banco Farmaceutico a favore dell’infanzia in difficoltà si è resa possibile sia grazie alla Giornata Nazionale di raccolta del Farmaco, ma anche e soprattutto grazie al sostegno e alle donazioni delle aziende farmaceutiche, che proprio per i bambini hanno risposto donando 76.000 confezioni di prodotti vari (antibiotici ad ampio spettro, antipiretici, mucolitici, espettoranti, antiinfiammatori, prodotti oftalmologici, fermenti lattici, vitamine e presidi, termometri) per un valore commerciale di oltre 500.000 euro. 

Le aziende che hanno aderito alla richiesta del banco Farmaceutico sono: Alfa Wassermann, Angelini,Boehringer Ingelheim, Crinos, EG EuroGenerici, IBSA, Mylan, Montefarmaco, Recordati). 

“Un dato sconvolgente – spiega Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico – che vede protagonisti in negativo i più piccoli e questo ci spinge a non fermarci nella nostra attività e ad intensificare i nostri sforzi per rispondere sempre con maggiore incisività alle crescenti richieste degli enti assistenziali che sono a contatto in tutta Italia con il disagio”.

“Come presidente del Banco Farmaceutico – aggiunge Gradnik – ho sperimentato però anche una solidarietà crescente da parte dei cittadini ed anche da parte delle case farmaceutiche che sempre più ci sostengono nella nostra quotidiana battaglia contro la povertà sanitaria”.

“La differenza di richieste – spiega Luca Pesenti, Direttore ODF Osservatorio Donazione Farmaci –  tra Nord e resto d’Italia è solo legata al fatto che la concentrazione di enti assistenziali è più elevata al Nord e dunque ovviamente intercettano più bisogno. In realtà la povertà assoluta è più alta al sud e dunque anche i minori in difficoltà sono di più. Questi dati, elaborati dall’Osservatorio sulla donazione dei farmaci, parlano solo di quella parte di bisogno che si riesce a conoscere grazie all’attività del Banco Farmaceutico e degli enti caritatevoli convenzionati”.

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ZENIT Staff

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