Occhio semplice

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Dopo il richiamo a vivere in modo nuovo le tre grandi opere della spiritualità ebraica, Matteo inserisce alcuni “detti” di Gesù su argomenti diversi. Oggi i primi due: l’accumulo dei beni materiali e la semplicità del cuore. Sono strettamente collegati. Da una parte Gesù mette in guardia dalla tentazione dell’accumulo beni materiali che rischiano di appesantire la vita, dall’altra invita ad avere il cuore e l’occhio semplici e trasparenti.

Meditazione

Meditiamo su questi versetti richiamando un episodio evangelico che presenta il caso di una persona che rifiuta la chiamata di Cristo. Si tratta di un giovane che aveva molti beni (cfr. Mt 19,16-22). Egli desidera seguire il Maestro… ma il suo cuore non è semplice e trasparente. È appesantito dai beni terreni che gli impediscono di realizzare il suo desiderio: ottenere la vita eterna. Il pericolo delle ricchezze consiste proprio in questo: nell’annebbiare il cuore e la mente a discernere il nostro vero bene. Una pagina del Beato Charles de Foucauld è illuminante: «Stiamo attenti a non attaccare il nostro cuore ad una cosa creata, qualunque essa sia, bene materiale, bene spirituale, corpo, anima… Vuotiamo, vuotiamo il nostro cuore di tutto ciò che non è la cosa unica… Nient’altro sia il nostro tesoro che Dio». L’assoluto di Dio è tale per ogni discepolo che tuttavia non esclude dal suo cuore l’amore e l’attenzione ai fratelli e alle sorelle, ai figli e al coniuge, al padre e alla madre, al proprio lavoro e al proprio dovere quotidiano. Ma queste realtà terrene sono sempre seconde, non possono sostituire Dio, che è l’Unico. Di nuovo, Gesù, come nel capitolo quinto (vv. 27-32), ripropone il tema della vigilanza: “Lampada del corpo è l’occhio”; se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso. Anche Salomone aveva chiesto a Dio, all’inizio del suo regno, un cuore semplice. Sia per l’occhio semplice che per il cuore semplice, insomma per avere la libertà interiore, valgono le indicazioni di Proverbi 2,1: «Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio».

Preghiera

Fammi comprendere, o Signore, che l’attaccamento morboso ai beni terreni mette in pericolo non solo la mia relazione con te, ma anche quella con i fratelli e persino con me stesso.

Agire

«Purezza d’intenzione. L’avrai sempre se, sempre e in tutto, cercherai soltanto di piacere a Dio» (san Josemaría Escrivá de Balaguer).

Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: 
info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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