Obama a Cuba

Yenny Muñoa / CubaMINREX www.cubaminrex.cu/

Obama a Cuba: "È meraviglioso essere qui, un'opportunità storica…"

Il presidente Usa ha visitato ieri la Città vecchia e salutato il card. Ortega nella Cattedrale. Oggi l’incontro con Raul Castro e con un gruppo di imprenditori

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“È meraviglioso essere a Cuba. Questo viaggio rappresenta una opportunità storica di impegnarsi con il popolo cubano”. Con queste parole il presidente statunitense Barack Obama ha salutato il suo arrivo nell’isola caraibica. Un passo storico, che suggella il disgelo tra Stati Uniti e Cuba, avvenuto a dicembre 2014 grazie anche alla mediazione di Papa Francesco.
Obama, il primo capo della Casa Bianca a visitare Cuba dopo 88 anni, è atterrato ieri all’aeroporto dell’Avana con la moglie Michelle e le due figlie Malia e Sasha. Ad accoglierli il ministro degli Esteri Rodriguez, con mazzi di fiori per le donne e dal personale dell’ambasciata americana, riaperta ad agosto.
A tutti loro il presidente ha detto: “Nel 1928 il presidente Coolidge venne a bordo di una nave da guerra. Ci mise tre giorni, per arrivare qui. Io ci ho messo solo tre ore. Per la prima volta nella storia, l’aereo Air Force One è atterrato qui. È un’opportunità storica per definire nuovi accordi commerciali, costruire nuovi legami tra i nostri due popoli, e per me per illustrare la mia visione di un futuro più brillante del nostro passato… Avere un’ambasciata – ha rimarcato – significa poter promuovere meglio i nostri interessi e la nostra visione”.
Obama si è poi recato nella Città vecchia, il centro storico considerato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, dove le strade e i negozi sono stati chiusi al pubblico. Da lì è giunto nella Cattedrale San Cristobal dell’Avana, dove, sul sagrato – mentre la folla scandiva “Usa, Usa” – ad attenderlo c’era il cardinale Jaime Lucas Ortega, arcivescovo dell’Avana e presidente della Conferenza Episcopale cubana. Il porporato aveva accolto il Papa nelle due visite di settembre, per il viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti, e lo scorso 12 febbraio per lo storico incontro con il patriarca di Mosca Kirill, ed ha svolto un ruolo chiave nel processo di mediazione.
Oggi, secondo giorno della visita di Obama, è in programma l’incontro bilaterale con il presidente cubano Raul Castro; subito dopo il capo di Stato americano incontrerà un gruppo di imprenditori per incoraggiare i mutamenti economici già in corso. La compagnia americana Starwood ha già annunciato infatti un accordo per ristrutturare tre grandi hotel a Cuba.
Domani, ultimo giorno di visita prima di tornare negli Stati Uniti, Barack Obama rivolgerà un discorso al popolo cubano dal gran Teatro dell’Avana. Il discorso sarà trasmesso in diretta dalla televisione cubana. Infine in serata assisterà a una partita di baseball allo stadio latinoamericano recentemente ristrutturato. Non è previsto un incontro con il ‘lider maximo’ Fidel Castro.
L’arrivo del presidente Usa è stato preceduto dall’arresto di almeno 50 dissidenti, le cosiddette Damas de Blanco, mogli di prigionieri politici, che hanno messo in piedi una manifestazione di protesta all’uscita dalla messa nella chiesa di Santa Rita contro il governo cubano.

 

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ZENIT Staff

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