O si manifesta, si vede, interroga e cambia il cuore dell'uomo, o non è fede

Mario Landi invita gli animatori del Rinnovamento nello Spirito a diventare cammino di conversione permanente e cristiani gioiosi

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di Antonio Gaspari

RIMINI, venerdì, 2 novembre 2012 (ZENIT.org) – “La fede o si manifesta, si vede, interroga e cambia il cuore dell’uomo e la convivenza civile, o non è fede”. Così Mario Landi, Coordinatore Nazionale del Rinnovamento nello Spirito (RnS), ha invitato gli oltre 3500 animatori riuniti al Palalido di Rimini a “diventare cammino di conversione permanente” e “cristiani gioiosi”.

“Questo cammino di rinnovamento – ha precisato – trova la sua scaturigine nell’esperienza della nuova pentecoste personale e comunitaria, nel potere rigenerante e vivificante dello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita”.

Il Coordinatore Nazionale ha ricordato la parole del pontefice Benedetto XVI quando ha sottolineato “come sia importante questo cammino di fede che porta ad un incontro personale, di “amicizia” con Gesù”.

“Si fa esperienza dell’incontro vivo con Gesù – ha spiegato Landi – nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni”.

Pur mettendo in guardia da ogni “tentazione della autocelebrazione” Landi ha ricordato che l’anno passato è stato tempo di verifiche il cui centro e cuore è stata l’Udienza speciale concessa dal Santo Padre: “oltre quarantamila fratelli provenienti da tutta Italia per essere confermati da Pietro”.

Ha ricordato poi le parole del Papa: “possiate rinvigorire la vostra fede, crescere nella testimonianza cristiana e affrontare senza paura, guidati dallo Spirito Santo, gli impegnativi compiti della nuova evangelizzazione”

Landi ha ricordato anche l’iniziativa del RnS Dieci Piazze per Dieci Comandamenti che ha già visto oltre 5mila presenze a Roma, quasi 4mila a Verona, oltre 20mila a Napoli.

“Abbiamo  – ha detto il Coordinatore del RnS – professato la fede più pura, quella del senza se e senza ma, senza riduzioni di senso, semplificazioni, aggiustamenti ideologici”.

“Abbiamo portato fuori dalle Chiese e sacrestie sacerdoti, vescovi, catechisti, animatori parrocchiali che hanno avuto la gioia e la parresia di manifestare la propria fede in modo pubblico”.

“Abbiamo fatto “compromettere” sulla parola di Dio testimoni della vita pubblica, sociale, culturale e artistica del nostro paese”.

E poi l’incontro alla Pontificia Università Gregoriana dove oltre 350 tra studiosi, teologi, insegnanti, responsabili del RnS, animatori dei gruppi e comunità, oltre 20 padri vescovi sinodali presenti, quattro cardinali, hanno potuto, sul piano dello studio e della teologia, lasciarsi interrogare dalla esperienza della “nuova pentecoste”.

Secondo il Coordinatore nazionale il Rinnovamento nello Spirito deve porsi come “cammino di conversione permanente”.

Per questo motivo Landi ha invitato ad un cambiamento di mentalità nella relazione con Dio: un cambiamento di mentalità nelle relazioni fraterne, un cambiamento di mentalità nella vita pubblica e sociale, perché il RnS, ha rilevato, “ti butta nella storia, non ti sottrae da essa e dalla fatica di viverla”.

Il Coordinatore nazionale ha messo in guardia dalle tentazioni dell’efficientismo e della sostituzione dei carismi con i talenti; dalla tentazione dell’individualismo e dell’antropomorfo centrismo sul piano personale; dalla tentazione dell’isolamento e dell’autoreferenzialità sul piano comunitario.

Landi ha concluso affermando: “E siate Cristiani gioiosi! Vi affido tutti a Maria Santissima, presente nel cenacolo all’evento di Pentecoste. Perseverate con Lei nell’orazione, camminate guidati dalla luce dello Spirito Santo vivendo e proclamando l’annuncio di Cristo”.

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ZENIT Staff

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