O'Malley: "I nuovi cardinali sono un segno di crescita e di rinnovamento"

Secondo l’arcivescovo di Boston, l’ultimo Concistoro è un segno dell'”universalità della Chiesa”

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Nel corso di un’emozionante cerimonia, che ha visto la partecipazione del papa emerito Benedetto XVI, ieri mattina papa Francesco ha creato diciannove nuovi cardinali.

La celebrazione è stata il momento culminante di un’intensa settimana, iniziata con il terzo incontro del Consiglio dei Cardinali e conclusasi con il Concistoro, dove i cardinali di tutto il mondo hanno parlato del tema della famiglia.

I neocardinali rappresentano un caleidoscopio degli ambienti più diversi, dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, al cardinale Chibly Langlois, primo porporato di Haiti, uno dei paesi più poveri del mondo.

Il cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e membro del Consiglio dei Cardinali (C8) che collabora con il Santo Padre nel governo della Chiesa, ha espresso la propria gioia al termine della cerimonia di ieri.

In una breve intervista con ZENIT, il cardinale O’Malley ha dichiarato che il Concistoro “è segno di una continua crescita e di un rinnovamento” della Chiesa.

“Il Santo Padre ha ovviamente scelto persone straordinarie di varie parti del mondo, molti dei quali sono i primi cardinali di sempre del loro paese: è una maniera eccellente di riconoscere l’universalità della Chiesa”.

Quando gli domandiamo in quale direzione la Chiesa stia andando nella selezione di questi nuovi cardinali, il porporato americano non mostra dubbi su dove voglia dirigersi papa Francesco. “Sono sicuro che la direzione sarà quella della gioia del Vangelo”, ha detto.

[Traduzione dall’inglese a cura di Luca Marcolivio]

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Junno Arocho Esteves

Newark, New Jersey, USA Bachelor of Science degree in Diplomacy and International Relations.

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