Nunzio in Messico: il Papa preoccupato per la violenza nel Paese

Dichiarazioni in un incontro di giovani universitari

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LEÓN, martedì, 15 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Nel contesto di un incontro recente con studenti di varie università di ispirazione cristiana, accompagnato dall’Arcivescovo di León, monsignor José Guadalupe Martín Rábago, il Nunzio Apostolico in Messico, monsignor Christophe Pierre, ha affermato che Papa Benedetto XVI “è molto preoccupato per la violenza in Messico”.

In precedenza, in un incontro con direttori e rettori di varie università del centro del Paese, monsignor Pierre aveva avvertito che uno dei problemi più gravi che affronta il Messico – la cui popolazione, in base al censimento del 2010, è per l’88% cattolica – è “aver relegato Dio in un angolo”.

Secondo l’inviato del Pontefice, “i messicani per la maggioranza continuano a credere in Dio, ma a poco a poco i valori vanno scomparendo”.

Monsignor Pierre ha quindi sottolineato che in Messico – secondo Paese per numero di cattolici al mondo, dietro il Brasile – “ci sono molte persone che si dimenticano di Dio”.

In particolare, l’abbandono di Dio e dei valori si riscontra tra i giovani, per cui ha chiesto di escludere l’ideologia dal processo educativo e di tornare a schemi di educazione che includano i valori universali. La missione e il dovere della Chiesa, ha detto monsignor Pierre, è contribuire a educare la popolazione “perché questa rinnovi le proprie vie e viva con speranza”.

“Il Santo Padre dice che il giovane oggi vive nella società e bisogna aiutarlo a incontrare e a percepire la sua umanità, non crescerà se si chiude in se stesso. Bisogna offrire ai giovani la possibilità di incontrare Cristo, un Cristo che ama”, ha detto il Nunzio, aggiungendo che “non si può promuovere solo un’educazione parziale, sarebbe terribile”.

“L’educazione cattolica è integrale o totale, la realtà è totale, un’anima che non è educata ad aprirsi al mistero, all’aldilà, non offrirà al giovane la possibilità di imbattersi in qualcosa di positivo”.

In Messico, dalla Costituzione del 1917 l’educazione (in base all’articolo 3) è o deve essere “laica, gratuita e obbligatoria”. Ciò è stato preso come sinonimo di educazione antireligiosa, ovvero anticattolica. Alla Chiesa non è permesso di avere istituti di istruzione.

Il Nunzio ha infine sottolineato l’ideale comunitario del cristianesimo come base e fondamento della civiltà dell’amore. “Pensare che siamo autonomi, che possiamo andare avanti senza alcun problema è sbagliato, perché tutti abbiamo bisogno di Dio”, ha ricordato.

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ZENIT Staff

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