Nozze gay diritto umano? Non per l'Europarlamento

La Manif Pour Tous Italia ricorda che la Convenzione Europea dei Diritti Umani contempla il matrimonio solo come unione tra uomo e donna

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“Il Parlamento europeo non ha definito il matrimonio gay un diritto umano”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce de La Manif Pour Tous Italia, a proposito della Risoluzione Panzeri, approvata ieri a Strasburgo. 

“Il Parlamento Ue ha emesso una risoluzione politica non vincolante che invita gli Stati membri a contribuire alla riflessione sul matrimonio gay e sulle unioni civili quale eventuale questione politica, sociale e inerente i diritti umani e civili, ma non ha affatto preso una posizione in merito, e questo per il banale motivo che non ne ha il minimo potere”.

Savarese rammenta poi che sul tema “si è già espressa la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha negato l’esistenza di un diritto universale al ‘matrimonio per tutti’, ricordando che la Convenzione Europea dei Diritti Umani parla solo di matrimonio tra un uomo e una donna e che ogni altra specificazione è di competenza esclusiva dei singoli Stati che non hanno alcun obbligo”.

La Manif Pour Tous Italia – come si legge nella nota diffusa oggi – condanna l’enorme disinformazione che i media hanno generato su questa notizia, diffondendo l’idea che il matrimonio gay “ce lo chiede l’Europa” per questioni di diritti umani.

“Il Parlamento Ue preme in modo ideologico per la modifica del diritto di famiglia, ma per l’Italia l’idea di un matrimonio tra persone dello stesso sesso è già stata dichiarata dalla Consulta incompatibile con la nostra Costituzione”, conclude la Manif.

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ZENIT Staff

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