"Non strumentalizzate la visita del Papa nello Sri Lanka"

I vescovi chiedono al presidente Rjapaksa di assicurare uno spazio di tempo sufficiente tra la visita del Pontefice e le elezioni presidenziali, previste negli stessi giorni di gennaio

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La visita di Papa Francesco nello Sri Lanka, prevista per il gennaio 2015, rischia di condizionare le elezioni presidenziali. Questo il pensiero dei vescovi del Paese asiatico che, in un comunicato ufficiale ripreso dalla Radio Vaticana, chiedono al presidente Mahinda Rjapaksa di assicurarsi che ci sia uno spazio di tempo sufficiente tra la visita del Pontefice e le elezioni, anch’esse previste per i primi giorni dell’anno nuovo.

Al contempo, però, il vescovo Raymond Wickramasinghe – che ha firmato il comunicato – conferma il viaggio papale nello Sri Lanka e la permanenza del Pontefice a Colombo, la capitale, tra il 13 e il 15 gennaio. Il presule mette quindi a tacere le voci, circolate in questi giorni, sui social network e sugli organi di stampa nazionale, in merito a una possibile cancellazione del viaggio del Pontefice.

La visita dunque avverrà. “La nostra richiesta al governo è sempre stata che le elezioni non dovrebbero tenersi subito dopo la visita del Santo Padre nello Sri Lanka perché l’evento potrebbe essere utilizzato politicamente dalle parti interessate come strumento di campagna elettorale”: chiarisce il vescovo srilankese.

Il suo timore è che un avvenimento così positivo, come quello di una visita papale, per altro fortemente voluta anche dal Presidente Rjapaksa, possa venire strumentalizzata. E per questo nel comunicato si precisa anche che “la decisione di fissare una data per le elezioni è interamente nelle mani del Governo e della Commissione elettorale. La Chiesa non ha alcun interesse nel cercare di interferire”.

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ZENIT Staff

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