"Non desiderare la donna d'altri": se ne parla a Bologna

Sabato prossimo nuovo appuntamento con le “Dieci piazze” del Rinnovamento nello Spirito Santo

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Si è svolta oggi, 26 settembre 2013, alle ore 12.30, presso Palazzo d’Accursio, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa 10 Piazze per 10 Comandamenti in programma a Bologna, sabato 28 settembre 2013, in piazza Maggiore.

Numerosi ospiti e testimoni per una speciale serata dedicata al IX Comandamento “Non desiderare la donna d’altri”. Lo spettacolo sarà condotto da Lorena Bianchetti e trasmesso in diretta su Tv2000. Saliranno sul palco: il card. Carlo Caffarra, arcivescovo della diocesi di Bologna; Virginio Merola, sindaco di Bologna; Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito; Ritanna Armeni, giornalista; Roberta Bruzzone, criminologa; Luigino Bruni, economista; Beatrice Flaborea e Alexander Serov, ballerini della Compagnia Cosi – Stefanescu; PFM, band musicale; Giulio Base, attore; la band DieciperDieci RnS. Inoltre sul palco saranno premiati gli studenti (delle scuole Anna Frank, Gandino e Maestre Pie dell’Addolorata), vincitori del Concorso scolastico “Quando l’amore dà senso alla tua vita”, indetto in concomitanza dell’iniziativa nazionale 10 Piazze per 10 Comandamenti. Anche Papa Francesco sarà presente con un video messaggio registrato ad hoc per sostenere l’Iniziativa prima mai tentata con il format concepito dal Rinnovamento nello Spirito.

La serata è associata ai festeggiamenti di San Petronio, Patrono della Citta, ed è stata presentata dal card. Carlo Caffarra, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola e al presidente nazionale Salvatore Martinez.

La stessa presenza del Cardinale nella conferenza stampa indetta tradizionalmente rappresenta una novità storica e rimarca  il significato che l’iniziativa nazionale 10 Piazze per 10 Comandamenti, a cura del RnS in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, rappresenta per l’Arcidiocesi, per la Regione ecclesiastica, per la cittadinanza e per il forte messaggio di responsabilità civile e sociale che da Bologna raggiunge l’intero Paese.

«Se inquino il rapporto sociale uomo-donna, io inquino il sociale umano alla sua sorgente. Cioè viene tutto inquinato», ha commentato il Cardinale rispetto alla scelta del IX comandamento a cui la serata in piazza Maggiore sarà dedicata. Ricordando come i Comandamenti rappresentino la base di tutte le democrazie, ha poi continuato: «La nostra società occidentale ha un grande bisogno di riflettere su questa enunciazione grammaticale del vivere assieme, perché riguarda il rapporto sociale fondamentale, cioè quello fra l’uomo e la donna», riferendosi ancora al Comandamento assegnato a Bologna nell’ambito della maratona di evangelizzazione che ha già toccato Roma, Napoli, Verona, Milano, Bari, Genova, Cagliari e Palermo.

Il presidente nazionale del Rinnovamento, Salvatore Martinez, ha spiegato: «Saremo in piazza a Bologna, la nostra IX tappa, per una rilettura in chiave creativa e propositiva di un comandamento, che al di là degli immediati rimandi al tema della fedeltà coniugale, pone la “questione della donna”, della sua dignità, della sua soggettività sociale. Pertanto, al centro della serata saranno anche i temi del femminicidio, dei delitti passionali, della violenza domestica, della prostituzione, della discriminazione del “femminile”».

Ha poi continuato Martinez: «Saremo in piazza Maggiore, non per “protestare”, ma per “proporre” stili di vita antichi e sempre nuovi, piattaforme valoriali comuni, buone prassi di socialità e di cittadinanza. Non sfuggirà, infatti, che molti di questi Comandamenti, se non osservati, non sono solo “peccati” che violano la legge di Dio, ma “reati” che violano le leggi dello Stato e denigrano, sviliscono la dignità integrale e trascendente dell’uomo».

Il sindaco Virginio Merola, nel proprio saluto, ha parlato di un “evento di popolo” e ha sottolineato l’aspetto civile, oltre che religioso, della serata. «Mi auguro – ha detto il sindaco – che ne sia apprezzato lo spessore, anche rispetto al male che dobbiamo leggere ogni giorno sulle cronache e che vede le donne tristemente protagoniste».

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ZENIT Staff

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