"Non chiudiamo le porte della Chiesa!"

A Santa Marta, papa Francesco stigmatizza l’atteggiamento di chiusura di molti cristiani, simile a quello dei dottori della legge, che criticano Gesù per aver compiuto un miracolo di sabato

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

La Chiesa è la “casa di Gesù” e le sue porte devono sempre rimanere aperte. Non sempre però i cristiani sono disposti a farlo e il loro atteggiamento è di chiusura. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia del mattino alla Casa Santa Marta.

Dalle Letture di oggi emerge il concetto dell’“acqua che risana”: la riscontriamo sia nel fiume menzionato dal profeta Ezechiele (Ez47,1-9.12), divenuto fonte di pesca e di vita per tutti, che nella piscina di Betzatà, dove Gesù fa immergere un paralitico guarendolo, dopo 38 anni di infermità (Gv 5,1-16).

Compiendo il miracolo, Gesù si attira le critiche dei dottori della legge, poiché la guarigione è avvenuta di sabato: un fenomeno che, ha osservato il Papa, in qualche modo, si verifica “tante volte” anche oggi.

Spesso capita che un uomo che “si sente malato nell’anima” e “ha fatto tanti sbagli nella vita”, riesca finalmente ad avvertire “lo Spirito Santo che muove qualcosa”, quindi “prende il coraggio e va”; poi, però, “nelle comunità cristiane trova le porte chiuse” e continua a sentirsi ripetere: “tu hai sbagliato”. Con il risultato che “quello che fa lo Spirito Santo nel cuore delle persone, i cristiani con psicologia di dottori della legge distruggono”.

Esprimendo “dispiacere” per questi atteggiamenti di chiusura, il Santo Padre ha ribadito che la Chiesa “è la casa di Gesù e Gesù accoglie”. Ma Gesù non si limita a tenere aperte le porte della sua casa: va incontro alle persone e, se trova “gente ferita” non “la rimprovera” ma “la porta sulle spalle”. Questo atteggiamento spiega la frase: “Misericordia voglio, non sacrificio!” (Mt 12,7).

Il Pontefice ha poi detto: “Tu chi sei che chiudi la porta del tuo cuore a un uomo, a una donna che ha voglia di migliorare, di rientrare nel popolo di Dio, perché lo Spirito Santo ha agitato il suo cuore?”.

La Quaresima, ha aggiunto Francesco, è il momento ideale per non chiudere le porte della Chiesa, come fece chi disprezzò il miracolo di Gesù al paralitico, solo perché contrario alla legge.

“Chiediamo oggi al Signore nella Messa per noi, per ognuno di noi e per tutta la Chiesa, una conversione verso Gesù, una conversione a Gesù, una conversione alla misericordia di Gesù. E così la Legge sarà pienamente compiuta, perché la Legge è amare Dio e il prossimo, come noi stessi”, ha poi concluso il Papa.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione