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Nigeria: liberato il sacerdote rapito l'8 giugno, senza alcun riscatto

Don Emmanuel Akingbade era stato sequestrato dalla propria abitazione da tre banditi armati, i quali avevano chiesto un riscatto di oltre 100mila euro

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È finalmente libero don Emmanuel Akingbade, il parroco di San Benedetto d’Ido-Ekiti (nel sud-ovest della Nigeria), sequestrato l’8 giugno. Lo ha confermato alla stampa locale, citata da Fides, mons. Felix Ajakaye, vescovo di Ekiti, diocesi alla quale appartiene il sacerdote, precisando che il sacerdote è stato liberato il 16 giugno dopo un negoziato con i rapitori. 

Lo stesso presule, al momento del sequestro, aveva dichiarato: ““Stiamo aspettando che i rapitori del nostro sacerdote si mettano in contatto con noi per comunicarci le loro richieste in cambio della sua libarazione”. I tre banditi che, armati, avevano rapinato di soldi e del computer don Emmanuel per poi prelevarlo dalla propria residenza, avevano chiesto 20 milioni di naira (100.816 euro) per il suo riscatto. Ma il vescovo ha detto loro che la Chiesa non è un’istituzione a fini di lucro e che quindi non ha grandi disponibilità economiche.

Mons. Ajakaye ha quindi spiegato che non è stato pagato alcun riscatto per ottenere la liberazione del sacerdote, senza aggiungere ulteriori dettagli. Per celebrare la liberazione, la Chiesa di Ekiti ha celebrato una Messa di ringraziamento nella cattedrale di San Patrizio di Abuja.  

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ZENIT Staff

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