Nigeria, Boko Haram detta le condizioni per la liberazione delle studentesse

In un video diffuso in queste ore, il leader del movimento fondamentalista chiede il rilascio di alcuni membri del suo gruppo detenuti. Ancora incerta la sorte delle ragazze

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Un nuovo video di Boko Haram scuote la Nigeria. A parlare è Abubakar Shekau, guida del movimento estremista, che detta le condizioni per il rilascio delle circa 200 studentesse rapite il 14 aprile scorso nello Stato di Borno.

“Libereremo le studentesse in cambio della scarcerazione dei prigionieri detenuti nel nord-est”, dichiara Shekau. Mentre si sente la sua voce, nel video scorrono le immagini delle ragazze, velate e raccolte in preghiera. Tre di loro, alle quali viene concesso di parlare, riferiscono di trovarsi in buona condizione di salute e di praticare la religione islamica (due essendosi convertite dal cristianesimo).

“Vogliamo vedere azioni concrete per riportare a case le ragazze rapite da Boko Haram” ha affermato il Cardinale John Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja, in una dichiarazione alla Catholic News Agency. “È sconcertante vedere che il nostro Presidente sembri essere impotente. Dobbiamo ancora vedere azioni concrete. Fino ad ora non abbiamo sentito praticamente nulla di concreto sulla questione. Penso che ogni nigeriano sia preso alla sprovvista. Non possiamo spiegare cosa stia succedendo”, ha affermato il Cardinale.

Secondo alcune fonti raccolte dal quotidiano congolese Le Potentiel, alcune ragazze sequestrate da Boko Haram sarebbero state viste transitare nel nord-est della Repubblica Centrafricana. Nella notte tra il 4 e il 5 maggio le ragazze sarebbero state condotte da Birao a Tiringoulou dove, secondo testimonianze da verificare, sarebbero state imbarcate su un aereo proveniente dal Sudan.

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ZENIT Staff

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