Nigeria: ancora un caso di rapimento di un religioso

Si tratta del padre spiritano Gabriel Oyaka, bloccato per strada da banditi armati che hanno chiesto un riscatto alla famiglia

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Ancora un caso di rapimento di un religioso in Nigeria: un padre nigeriano della Congregazione dello Spirito Santo, p. Gabriel Oyaka, è stato rapito il 7 settembre nello Stato di Kogi. Lo riporta l’agenzia Fides, spiegando che il religioso stava percorrendo con la sua automobile la strada Okene-Auchi, mentre si recava dalla capitale federale, Abuja, a Onitsha, nello Stato di Anambra, quando è stato bloccato da alcuni banditi armati. Secondo la stampa nigeriana i rapitori si sarebbero messi in contatto con la famiglia del sacerdote, probabilmente per chiedere un riscatto. Si teme ora per la sua sorte.

Già il 15 agosto scorso un padre clarettiano, padre Dennis Osuagwu, era stato sequestrato a Nekede e poi assassinato. L’8 giugno era stato rapito Emmanuel Akingbade, parroco di San Benedetto d’Ido-Elkit (nel sud-ovest della Nigeria), poi liberato il 16 giugno. Il 1° giugno era stato ucciso, insieme al fratello don Goodwill Onyeka, in una rapina lungo la strada Owo-Oba-Akoko, nello stato di Ondo, nel sud della Nigeria. Il 4 maggio era stato rapito padre Innocent Umor, parroco Ikanepo, nella diocesi di Idah, nello Stato di Kogi, nel centro sud della Nigeria. Il sacerdote è stato liberato due giorni più tardi.  

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ZENIT Staff

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