Nell'intimo del Suo nome

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Sembra di vedere la polvere sollevata con forza dai calzari di Paolo, mentre chiude la porta della predicazione ai Giudei e si rivolge ai pagani. Mentre quelli, sostenuti da influenti personaggi locali, respingono la predicazione, ecco che invece il cuore dei pagani si apre alla fede. È gioia grande. È lode che glorifica. È pienezza del volto del Padre, che finalmente, come chiede Filippo, può essere mostrato a tutti i confini della terra, tramite il volto stesso di Gesù. Ad Antiochia di Pisidia nasce una piccola comunità. La polvere dei calzari non ferma la predicazione. E tu, con chi stai? 

Meditazione

È a Gesù che dobbiamo dire grazie, perché è grazie a lui che possiamo conoscere il Padre e sapere che è amore, che è il Dio di ogni consolazione. Nel suo Vangelo, Giovanni non riporta altro che questo. Non solo siamo stati creati da Lui, ma siamo fatti “per” Dio. Gesù ci rivela tutto questo al costo della vita, a prezzo di sangue. Vedere Lui è vedere Dio. Egli ci fa penetrare nel mistero più fitto, in quello trinitario, di comunione perfetta, perché riconoscessimo la paternità di Dio. L’amore, mentre scorre, tutto unisce e tutto supera. Di fronte all’incredulità ostinata, di noi tutti che tentenniamo ad affidarci alle parole eterne, il Signore insiste con la parola “credere”, perché essa equivale ad “accogliere” quanto Dio opera per mezzo di lui. Gesù non agisce mai senza il Padre. Sono l’uno nell’altro. Così anche noi, chiamati a vivere assorbiti e redenti in Lui, che ha vinto il mondo. Nel dire che il Padre è in Lui, Gesù rivela che stava per fare ritorno nel seno del Padre, perché ormai tutto era compiuto. Per acquisire una contemplazione ancora più profonda delle parole di Gesù, per stringerci a lui, con tutta la nostra debolezza ed esitazione, dobbiamo alimentare nella nostra vita la fede fiduciale nel Padre. C’è bisogno di un salto lungo e immediato nelle sue braccia. Perché è Lui che fa nuove tutte le cose. Ed è in Lui che porteremo molti frutti. Prima che chiedere nel suo nome, è ancor più importante saper vivere, testimoniare, amare nel suo nome. È dal nostro essere uniti a Lui che dipende la nostra vittoria sulla tristezza. Gesù ci ha destinati a diventare cooperatori della verità. Non ci tratta come servi ma come fratelli. Lasciamoci condurre e proteggere dal Vincitore, dal Risorto. 

Preghiera

Anche noi, o Gesù, ti diciamo, con Tommaso: mostraci il Padre e ci basta! 

Agire

Ripeti questa bella preghiera, nel tuo cuore, di frequente: o Gesù, mostrami il Padre tuo!

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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