Natura, contesto ed agenti della Nuova evangelizzazione (Settima parte)

Traduzione italiana delle “Propositiones” 36-40 del Sinodo

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 13 novembre 2012 (ZENIT.org).– La nostra tradizione non ufficiale delle 58 Propositiones del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione continua con le Proposizioni 36 – 40.

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Proposizione 36: DIMENSIONE SPIRITUALE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

L’agente principale dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo, che apre i cuori e li converte a Dio. L’esperienza di incontrare il Signore Gesù, resa possibile dallo Spirito che ci introduce nella vita trinitaria, accolta in uno spirito di adorazione, di supplica e di lode, deve essere fondamentale in tutti gli aspetti della nuova evangelizzazione. È la dimensione “contemplativa” della nuova evangelizzazione, che viene nutrita continuamente attraverso al preghiera, cominciando con la liturgia, in particolare l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della Chiesa.
Di conseguenza, proponiamo che la preghiera venga incoraggiata ed insegnata sin dall’infanzia. I bambini e i giovani devono essere educati nella famiglia e nelle scuole a riconoscere la presenza di Dio nella loro vita, a lodarLo, a rendere grazie per i doni ricevuti da Lui e a chiedere allo Spirito Santo di guidarli.

Proposizione  37: IL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE NEL CONTESTO DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Tutti i fedeli cristiani ricevono la missione di evangelizzare, nel nome dei sacramenti del battesimo e della confermazione che hanno ricevuto. In questi, i fedeli vengono sigillati  dall’unzione dello Spirito Santo e sono chiamati a partecipare al mistero delle Pentecoste. Mediante la confermazione, i battezzati ricevono la pienezza dello Spirito Santo, i suoi carismi, e la forza di testimoniare il Vangelo apertamente e con coraggio.
È importante che una catechesi mistagogica accompagni la grazia dell’adozione filiale ricevuta al battesimo, sottolineando  l’importanza del dono dello Spirito Santo, il quale permette di partecipare pienamente alla testimonianza eucaristica della Chiesa e alla sua influenza in tutte le sfere della vita e dell’attività umana.
Perciò una catechesi appropriata e sistematica prima di ricevere questi sacramenti è di una importanza primordiale.

Proposizione 38: INIZIAZIONE CRISTIANA E NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Il Sinodo vuole affermare che l’iniziazione cristiana è un elemento cruciale nella nuova evangelizzazione ed è lo strumento con il quale la Chiesa, come madre, genera i suoi figli e si rigenera.  Perciò proponiamo che il processo tradizionale di iniziazione cristiana, che è spesso diventato semplicemente una preparazione approssimativa ai sacramenti venga dappertutto considerata in una prospettiva catecumenale, dando maggiore rilevanza ad una mistagogia permanente, e diventando in questo modo una vera iniziazione alla vita cristiana attraverso i sacramenti (cfr. Direttorio Generale per la Catechesi,  91).
In questa prospettiva, non è senza conseguenze che la situazione oggi per quanto riguarda i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana, nonostante la loro unità teologica, è pastoralmente diversa. Queste differenze nelle comunità ecclesiali non sono di natura dottrinale, ma differenze di giudizio pastorale. Questo Sinodo tuttavia richiede che quello che il Santo Padre ha affermato nella Sacramentum caritatis, diventi uno stimolo per le diocesi e le Conferenze episcopali  per rivedere le loro prassi dell’iniziazione cristiana: “Concretamente, è necessario verificare quale prassi possa in effetti aiutare meglio i fedeli a mettere al centro il sacramento dell’Eucaristia, come realtà cui tutta l’iniziazione tende” (Sacramentum caritatis, 18).

Proposizione 39: PIETA’ POPOLARE E NUOVA EVANGELIZZAZIONE

La pietà popolare è un vero luogo di incontro con Cristo ed anche esprime la fede del popolo cristiano nella beata Vergine Maria e i santi. La nuova evangelizzazione riconosce il valore di queste esperienze di fede e le incoraggia come vie per crescere in virtù cristiana.
I pellegrinaggi verso luoghi sacri e santuari sono un aspetto importante della nuova evangelizzazione. Non solo per i milioni di persone che continuano a fare questi pellegrinaggi, ma perché questa forma di pietà popolare è in questo momento una opportunità specialmente promettente per la conversione e la crescita della fede. È importante quindi che un piano pastorale sia sviluppato che accoglie adeguatamente i pellegrini e che, in risposta al desiderio profondo dei pellegrini, vengano offerte le possibilità affinché il tempo del pellegrinaggio possa essere vissuto come un vero momento di grazia.

Proposizione 40: IL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Il Sinodo è grato al Santo Padre per l’istituzione del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione come uno strumento al servizio delle Chiese particolari, e chiede che questo dicastero porti avanti le discussioni sinodali con uno studio ulteriori e attraverso lo sviluppo e la promozione della nuova evangelizzazione.
Chiede inoltre di considerare l’istituzione da parte di ogni conferenza episcopale di una commissione, al fine di promuovere lo studio e la diffusione del magistero pontificio relativo alle tematiche che fanno parte della Nuova Evangelizzazione. In questo modo, una forte collaborazione tra le Chiese particolari può essere creata e quindi una maggiore efficacia nell’implementazione della nuova evangelizzazione.

[Traduzione a cura di Paul De Maeyer]

[Mercoledì 14 novembre proporremo la traduzione delle Proposizioni 41-46. Lunedì 12 novembre sono state pubblicate le Proposizioni 31-35]

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ZENIT Staff

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