Nasce la Rete internazionale delle suore contro la tratta

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ROMA, giovedì, 18 giugno 2009 (ZENIT.org).- È nata questo giovedì “Talità Kum” (“Alzati”), la Rete internazionale della Vita Consacrata contro la tratta delle persone.

La proposta è stata approvata all’unanimità dal Congresso 2009 “Religiose in rete contro la tratta delle persone” che si è concluso nel pomeriggio a Roma ed è stato organizzato in maniera congiunta dall’Unione Internazionale Superiore Generali (UISG che riunisce le Superiori di 1900 Congregazioni femminili) e l’OIM (Organizzazione Internazionale Migrazioni, una struttura intergovernativa cui aderiscono 125 stati).

“Talità Kum” è l’invito che Gesù rivolge alla giovane figlia di Giairo ormai morta, che d’improvviso si alza (cf. Mc 5,41). La Congregazione per la Vita Consacrata “sostiene ed incoraggia” questo impegno: lo ha ripetuto suor Enrica Rosanna, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Sottosegretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

“In questi ultimi anni – ha spiegato la religiosa nell’intevento di sintesi dei lavori – il fenomeno della tratta ha cambiato volto, rotta e modalità; diverse sono le criminalità, gli interventi di contrasto e di recupero delle vittime, la presa di coscienza e le soluzioni varie, ma rimane tuttavia il costante rischio dello sfruttamento della donna e della persona umana, soprattutto dei minori, con la conseguente riduzione in schiavitù e sottomissione”.

Inoltre “le varie mafie criminali cambiano continuamente strategie, per assicurarsi ingenti guadagni attraverso il reclutamento di tante giovani vittime per il ricercato mercato del sesso a pagamento e in rapporto ai minori anche dello sfruttamento nel lavoro sommerso”.

“Sempre più spesso sono religiose quelle che si prodigano per l’assistenza umana, psicologica e spirituale delle donne che si trovano nei centri di permanenza temporanea”.

“E’ un panorama ricco che testimonia la caritas profetica – ha continuato –; un panorama che stimola a rafforzare sempre più la rete delle energie buone della Vita Consacrata per un futuro fruttuoso per il riscatto della dignità umana”.

Il Congresso ha dato mandato ad un gruppo di lavoro di realizzare i primi passi verso un vero e proprio network internazionale capace di agire sulla società civile e sui governi, che spesso preferiscono la via breve della repressione senza accorgersi che dietro l’immigrazione clandestina spessissimo si maschera la tratta delle persone.

L’opinione pubblica va aiutata a non chiudere gli occhi davanti a tante tragiche realtà umane che sfociano nell’immigrazione clandestina.

La risposta, ha indicato Peter Schatzer, capo missione OIM in Italia, è appunto nell’intensificare la collaborazione UISG-OIM, primo esempio di cooperazione tra un’istituzione ecclesiale ed una laica a livello globale, attraverso “la modalità del network” per aiutare le Congregazioni religiose ad interagire a livello mondiale e regionale con governi ed organismi internazionali.

“Per contrastare la tratta, spesso mascherata dall’immigrazione irregolare, occorre un continuo dialogo tra paesi di arrivo, paesi di provenienza e paesi di transito”, ha affermato Peter Schatzer.

Tra le iniziative prese dal Congresso: la costruzione di una pagina internet dedicata al tema, il sostegno alle iniziative contro la tratta delle suore del Sudafrica per i prossimi Mondiali di calcio e di quelle canadesi per le Olimpiadi invernali di Vancouver.

All’unanimità il Congresso ha dato mandato al coordinamento internazionale di fare i passi necessari affinchè si arrivi ad una giornata mondiale di sensibilizzazione contro la tratta che si affianchi a quella europea del 18 ottobre.

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ZENIT Staff

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