Movimento Cristiano Lavoratori: "Delusione per il rischio ingovernabilità"

All’indomani delle elezioni, il presidente Carlo Costalli auspica un ritorno allo spirito di Todi 1

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“Il mancato rinnovamento della classe dirigente, una legge elettorale che permette ai leaders di nominare i parlamentari e che volutamente non si è cambiata, il populismo, la demagogia e le furbizie emerse in una campagna elettorale confusa e deludente e, non ultimi, i tanti, troppi scandali emersi, hanno portato disaffezione, disillusione, astensione e il Paese a rischio ingovernabilità”: questo il commento ‘a caldo’ sui primi risultati elettorali, del presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli.

“Dai primi dati emerge, insieme all’exploit di Grillo, un evidente risultato deludente del ‘centrino’ montiano (e la scomparsa dei suoi alleati), come era prevedibile dopo i clamorosi errori degli ultimi mesi”, ha proseguito Costalli.

“È difficile, di fronte a questo quadro, non parlare di inadeguatezza dei cattolici in questa fase della vita politica italiana. Questa fase, che doveva essere di decantazione della politica e che avrebbe dovuto favorire un chiarimento e una convergenza dei cattolici, è stata sprecata. Però non dobbiamo arrenderci – ha detto ancora il presidente del MCL – è mancata la convergenza ma almeno c’è stato un chiarimento sui comportamenti: lineari o meno”.

“Passato il disorientamento e la delusione per l’occasione perduta dobbiamo riprendere a lavorare partendo da Todi 1 e dai valori sottolineati in quella sede dal Cardinal Bagnasco, ma in un senso molto diverso ed anche con nuovi interlocutori, verso una nuova Camaldoli per partecipare attivamente, da attori convinti, alla nuova stagione costituente”, ha concluso Costalli.

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ZENIT Staff

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