MotoForPeace, la solidarietà corre sull'asfalto

Domenica al termine dell’Angelus il Papa benedirà dieci motociclette destinate ai medici del Nepal che permetteranno loro di raggiungere le zone più disagiate

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L’associazione MotoForPeace partirà domenica 31 agosto 2014 alla volta del Nepal dove donerà ai medici locali 10 motociclette che permetteranno loro di raggiungere con maggior facilità le zone più disagiate del Paese. Prima della partenza, i membri riceveranno anche il saluto e la benedizione di Papa Francesco, durante il consueto Angelus a Piazza San Pietro.

MotoForPeace è una Onlus fondata nel 2001 da alcuni appartenenti al Corpo della Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e altre Polizie europee con l’obiettivo di realizzare progetti di sviluppo che hanno toccato negli anni diversi Paesi in via di sviluppo nei cinque continenti.

Quest’anno, grazie alla collaborazione con ASIA Onlus, il progetto ha come riferimento il Nepal, dove i membri di MotoForPeace doneranno ai medici locali 10 motociclette che permetteranno loro di raggiungere con maggior facilità le zone più disagiate del Paese.

Domenica, dopo aver assistito all’Angelus, i membri di MotoForPeace  saranno ospiti dell’Isola dell’Amore Fraterno, l’Associazione cattolica di volontariato che dal 1996 si occupa di prevenzione, solidarietà ed assistenza a detenuti, ex detenuti e persone a rischio di emarginazione sociale e/o familiare. Qui verrà loro offerto il pranzo e verrà anche lasciato un contributo di 2000€ per l’acquisto delle motociclette. Subito dopo i membri di MotoForPeace partiranno per Katmandu dove arriveranno, dopo aver fatto varie tappe in Europa e Asia per un totale di oltre 13.500 km, il 21 ottobre prossimo.

“La nostra Associazione – dichiara Bernardo Lepore, presidente di MotoForPeace – ha deciso di promuovere questo raid motociclistico attraverso l’Asia e diretto in Nepal, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di povertà di queste regioni e per donare delle attrezzature utili a migliorare il servizio sanitario di base nelle zone rurali del Nepal”.

“La condizione delle strade – prosegue Lepore – e delle comunicazioni in generale è piuttosto critica in Nepal, paese affollato di vecchi mezzi di trasporto che intasano le strade di città soffocandole di smog oppure che arrancano per vecchie e pericolose mulattiere per raggiungere villaggi di montagna. Gli interventi di pronto soccorso non possono essere sempre effettuati con autoambulanze e comunque i villaggi di montagna o le abitazioni remote non possono essere raggiunte con mezzi ordinari. In questi contesti himalayani, la motocicletta rappresenta un mezzo di grande importanza per la sua adattabilità alle condizioni stradali locali e per la sua capacità di muoversi anche fuori-strada”

“Ringraziamo – conclude Lepore – l’Isola dell’Amore Fraterno che grazie al suo contributo, unito a quello di altre associazioni e di benefattori privati, renderà possibile questo nostro obiettivo. Ringraziamo anche ASIA onlus che grazie ai propri contatti e alla conoscenza del territorio si adopererà per identificare i beneficiari di questa iniziativa e facilitare la logistica dell’evento in Nepal”.

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ZENIT Staff

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