Mons. Salvatore Nicolosi dal cielo protegge la diocesi di Noto

Il vescovo emerito della diocesi siciliana è scomparso ieri all’età di 92 anni

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I Vescovi della Sicilia il 23 aprile dello scorso anno si sono riuniti con il Cardinale Paolo Romeo nella cattedrale di Noto per festeggiare il 50° anniversario della consacrazione episcopale dell’amatissimo Vescovo emerito di Noto, Mons. Salvatore Nicolosi, consacrato vescovo il 21 aprile 1963 nel duomo di Catania , lunedì 13 gennaio ritornano nella città barocca per rendere l’estremo saluto al compianto Buon Pastore che all’età di 92 anni  (20 febbraio) raggiunge la patria del cielo.

“Victoria nostra fides” è stato il suo motto nello stemma episcopale ed ora, il Padre Vescovo purificato nel crogiuolo della sofferenza consegue la meritata palma di vittoria e dal cielo continua ad assistere la sua amata diocesi, avendo scelto di restare a Noto anche dopo aver cessato il servizio attivo. Ha accompagnato e guidato i Vescovi successori nella conduzione della diocesi, restando sempre in disparte ed i suoi consigli sono stati preziosi per il cammino di comunione che aveva tracciato nel corso del suo ministero pastorale.

Da giovane Vescovo ha partecipato al Concilio Ecumenico Vaticano II e alla luce del Concilio ha indirizzato il suo magistero pastorale prima nella Diocesi di Lipari per otto anni e poi a Noto per ben ventotto anni, (1970-1998) tracciando un solco fertile e ricco di copiosi frutti anche attraverso i 23 convegni ecclesiali, le visite e le lettere pastorali, due Sinodi diocesani e tante opere di rinnovamento e di attenzioni anche verso gli ultimi, come la casa di accoglienza per gli ammalati terminali nel segno di Madre Teresa di Calcutta.

In occasione del primo 25° di episcopato ha firmato un gemellaggio con la diocesi di Butembo-Beni nel Congo avviando una fruttuosa interazione missionaria tra le due diocesi.

Patriarca della fede e Padre conciliare ha guidato il suo popolo con saggezza e amorevolezza, restando tra la sua gente anche al termine del suo mandato.

“Il mio amore è per tutti voi in Cristo Gesù. Vi porto sempre tutti nel mio cuore”. Sono queste le parole affettuose pronunziate al termine della solenne concelebrazione con la partecipazione dell’intera Conferenza Episcopale Siciliana ed ancora una volta la voce vibrante e calda di Mons, Nicolosi ha risuonato nella sua Cattedrale, ricostruita dopo il tragico crollo della cupola, rinnovando a tutti i suoi fedeli l’invito ad essere “via del Vangelo, che deve essere accolto con fiducia e irradiato con la vita”.

I Vescovi che l’hanno succeduto in Diocesi: Mons. Giuseppe  Malandrino, Mons. Mariano Crociata, e l’attuale Mons. Antonio Staglianò si sono stretti a Lui nella fervida preghiera e nella veglia di suffragio accanto alla sacra Urna di San Corrado, patrono e protettore della Diocesi.

Uno stuolo di fedeli provenienti da ogni parte della Diocesi, da Catania e Pedara sua città natale, da Lipari, sua prima diocesi, ha reso omaggio al Padre Vescovo, sempre affabile e presente nella vita e nella storia di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo nel cammino.

Ricordo con particolare emozione il paterno ed affettuoso abbraccio durante la celebrazione del  Matrimonio ed il regalo di nozze, un busto in bronzo di Gesù, mi è stato sempre vicino segno di una presenza vigile e paterna nella nostra vita familiare e professionale.

Anche il vescovo congolese Mons.Melchisedech  Sikuli Paluku, della diocesi  “gemella” di  Butempo-Beni   ha reso omaggio al Padre Vescovo che ha accolto in affiliazione e gemellaggio i fedeli di un Paese lontano.

La dimensione missionaria e conciliare di Mons. Nicolosi l’ha reso Padre e Guida del popolo in cammino ed il costante richiamo alla “comunione” è stato un magistrale insegnamento che ha plasmato le nuove generazioni del clero e dei fedeli.

Ora dal cielo continua ad assistere il suo popolo con la sua paterna bontà di pastore che porta addosso le sue pecorelle. E’ stata questa, infatti, l’immaginetta ricordo del suo 50° di consacrazione episcopale e da Buon Pastore che ama e conosce le sue pecorelle, le chiama per nome li conduce ai verdi pascoli della speranza sul sentiero della fede.

Insieme alla Madonna, venerata come”Scala del Paradiso” e a San Corrado Confalonieri, ora la diocesi di Noto ha in Mons. Nicolosi un nuovo protettore ed una nuova stella brilla sul “giardino di pietra” e  nel cielo della città barocca.

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Giuseppe Adernò

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