Mons. Romero sarà beatificato a maggio

Lo rende noto il postulatore mons. Vincenzo Paglia, in occasione della sua visita in Salvador.

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Mons. Oscar Arnulfo Romero, l’arcivescovo di El Salvador ucciso in odium fidei, sarà beatificato il prossimo maggio. A renderlo noto, oggi, monsignor Vincenzo Paglia, postulatore della causa, nel corso della sua visita nel paese centroamericano. A comunicare la data precisa della cerimonia è però il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire riferendo che si tratta del 23 maggio 2015.

Mons. Romero fu assassinato il 24 marzo 1980 mentre celebrava l’Eucaristia, a causa del suo forte impegno nel denunciare le violenze della dittatura militare del suo Paese. Da subito fu acclamato come santo dalla popolazione; tuttavia la causa di canonizzazione, iniziata nel 1997 sotto il pontificiato di Giovanni Paolo II, fu lunga e travaglia. Rimasta per anni in una fase di stallo fu sbloccata poi dall’intervento di Benedetto XVI, ed in seguito proseguita da Papa Francesco che ne ha voluto una accelerazione.

Proprio lo scorso 8 gennaio, il Pontefice ha riconosciuto infatti il martirio formale e materiale del pastore latinoamericano, dopo il voto unanimamente positivo dei teologi membri del Congresso che li riunisce presso la Congregazione delle Cause dei Santi. Oggi quindi la comunicazione ufficiale del giorno della solenne celebrazione, che sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto del Dicastero per i Santi.

Come nota Avvenire, non è un caso che la data sia stata scelta proprio alla vigilia di un’altra ricorrenza: quella dell’assassinio del gesuita salvadoregno Rutilio Grande, avvenuto il 12 marzo 1977, tre anni prima la morte di Romero. Padre Grande, ucciso dai colpi di un’arma da fuoco insieme a due campesinos mentre si recava a dire la Messa in una zona rurale, fu la prima vittima della serie di delitti contro il clero durante la violenta persecuzione nel Paese. 

Anche per il sacerdote gesuita è ora in corso la causa di canonizzazione, istruita dalla diocesi salvadoregna ai primi di gennaio. Ed è intenzione della Chiesa centroamericana condurre questa causa parallelamente a quella di Romero verso il pieno riconoscimento della santità.

Il motivo – come ha spiegato lo stesso Paglia – è lo “stretto legame” che unisce i due “in una prospettiva teologica e pastorale”: “E’ impossibile comprendere Romero senza comprendere Rutilio Grande”. 

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ZENIT Staff

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